Xylella, ispettori della Comunità Europea nel Salento. Ingrosso: “Battaglia di sistema per migliorare"

LECCE - Se, come tutti ci auguriamo, le valutazioni degli ispettori della Comunità Europea saranno benevole e propositive per il nostro territorio, non c’è ombra di dubbio che le risorse per evitare lo sradicamento degli ulivi, la più conveniente potatura degli stessi e la pulizia del terreno dovranno essere messe a disposizione degli agricoltori attraverso le OP che rappresentano e sostengono quotidianamente la totalità degli olivicoltori della nostra provincia.

Non potranno che essere le Organizzazioni di Prodotto a condurre la lotta mirata senza quartiere al parassita portatore dell’epidemia attraverso l’ausilio e lo stretto controllo dei tecnici che operano nelle OP.

Copagri ritiene che l’occasione che ci si trova davanti potrebbe rappresentare una svolta epocale per una migliore qualificazione del prodotto olivicolo, delle piante e dei terreni. Ma come tutte le occasioni importanti non deve essere fatta sfuggire con una battaglia di retroguardia, soprattutto sull’utilizzo dei fondi che verranno, certamente, destinati.

La battaglia che bisogna combattere deve essere, finalmente, di avanguardia, finalizzata alla crescita del nostro territorio, della sua immagine, della qualità dei suoi prodotti strategici che nell’ambito di una competizione globale, senza esclusione di colpi, deve prevedere la qualità stessa al centro di ogni percorso. Qualità significa risorse, benessere, sviluppo.

Potremmo essere di fronte ad una svolta, ad un percorso di maturità che richiede, però, responsabilità nella gestione delle risorse e riteniamo che soltanto le Organizzazioni di Prodotto possano percorrere per intero la strada che si apre davanti all’olio salentino.
A riferirlo in una nota il presidente Copagri Lecce, Fabio Ingrosso.