Alla Libreria Ubik di Francavilla Fontana si presenta “Racconti in punta di cravatta” di Vincenzo Sardiello

FRANCAVILLA FONTANA (BR). Proseguono gli eventi culturali nella città di Francavilla Fontana: venerdì 14 marzo, a partire dalle ore 18:30 presso la libreria Ubik in via Regina Elena n°83, verrà presentato “Racconti in punta di cravatta“ il libro d’esordio di “Vincenzo Sardiello” edito da Mds collana “Sfridi-trucioli d’arte”. A presentare il libro e a intervistare l’autore interverrà Pietro Filomeno. Media partner dell’evento Idea Radio.

Per quanto riguarda Vincenzo Sardiello, sociologo ed esperto d’arte, cura mostre artistiche e si occupa della regia di spettacoli teatrali.

“Racconti in punta di cravatta” è il suo debutto letterario. Il libro, con illustrazioni di copertina a cura dell’artista Luigi Lerna, contiene diciannove racconti e due commedie. Racconta di uomini e donne sole che vivono in città divenute scenari apocalittici. Piccole ossessioni e quotidiani cinismi scandiscono il tempo delle loro vite, rendendoli sempre più incapaci di comunicare. I protagonisti di queste storie sono vinti esistenziali che abitano case polverose dove gli unici spifferi che entrano sono un inevitabile pessimismo e il giudizio irresoluto del lettore.

Nella prefazione scrive Paolo Cardoso, professore dell’Università di Firenze e psicoterapeuta di chiara fama: «…molti autori hanno scritto romanzi, racconti, opere di teatro dove hanno delineato il malessere e gli stati d’animo della propria epoca. Ebbene, anche Vincenzo Sardiello lo fa. E lo fa in modo perfetto, dal punto di vista letterario e del coinvolgimento del lettore. Ha poi una qualità che è davvero rara, oggi che tutti si sentono scrittori e artisti: è un autore non banale. Ed essere “non banali”, è davvero difficile. Ha saputo delineare dei personaggi che riescono a esprimere il disagio, la solitudine e l’isolamento che regnano oggi sovrani. È riuscito a far emergere la difficoltà che moltissimi hanno, non solo per esprimere i loro veri sentimenti, ma ancor prima di riconoscerli».

E aggiunge: «Sardiello è un autore colto che nello scrivere cerca di essere se stesso. Leggendolo mi veniva in mente Pennac e lì per lì non capivo perché. Poi invece ho compreso che entrambi questi scrittori hanno lo stesso modo di stupire, di capovolgere le nostre aspettative di lettori, di incuriosirci e di farci riflettere».

Daniele Martini