BARI - “Vogliamo introdurre nello Statuto il principio della protezione e tutela della libertà religiosa e morale, come caposaldo dell’attività legislativa e amministrativa della Regione. Tutto questo alla condizione, ovviamente, che non sia espressamente prescritto, dalle stesse leggi, il superiore interesse generale”.
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Fabiano Amati e Michele Mazzarano, annunciando la presentazione di un emendamento alla proposta di modifiche statutarie già all’esame dell’aula.
“Il testo che abbiamo intenzione di presentare, proponendo l’aggiunta di un ulteriore comma all’articolo 1 dello Statuto, prevede che ‘Le leggi e gli atti di amministrazione della Regione Puglia proteggono e tutelano la libertà religiosa e morale dei cittadini, salvo che non sia espressamente prescritto il superiore interesse generale’.
La nostra proposta afferma la laicità dello Stato come metodo da seguire nell’attività legislativa e amministrativa, improntato alla libertà e al rispetto dei convincimenti religiosi e morali dei cittadini. Insomma, a nessuno potrà essere imposto un obbligo di ‘fare’, o ‘non fare’, se tale obbligo risulti in contrasto col convincimento religioso e morale degli individui, ed alla condizione - ovviamente - che non vi sia un superiore interesse generale, espressamente prescritto dalle leggi, in grado di richiedere la mitigazione o la contrazione del diritto.
Il senso di questa proposta nel mondo del ventunesimo secolo ha un impatto pratico notevole, e ‘resiste’ ai movimenti di opinione mediaticamente molto presenti che negli ultimi anni inducono a trasformare la laicità da metodo a religione. Insomma, il contrario della laicità”./comunicato
Lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Fabiano Amati e Michele Mazzarano, annunciando la presentazione di un emendamento alla proposta di modifiche statutarie già all’esame dell’aula.
“Il testo che abbiamo intenzione di presentare, proponendo l’aggiunta di un ulteriore comma all’articolo 1 dello Statuto, prevede che ‘Le leggi e gli atti di amministrazione della Regione Puglia proteggono e tutelano la libertà religiosa e morale dei cittadini, salvo che non sia espressamente prescritto il superiore interesse generale’.
La nostra proposta afferma la laicità dello Stato come metodo da seguire nell’attività legislativa e amministrativa, improntato alla libertà e al rispetto dei convincimenti religiosi e morali dei cittadini. Insomma, a nessuno potrà essere imposto un obbligo di ‘fare’, o ‘non fare’, se tale obbligo risulti in contrasto col convincimento religioso e morale degli individui, ed alla condizione - ovviamente - che non vi sia un superiore interesse generale, espressamente prescritto dalle leggi, in grado di richiedere la mitigazione o la contrazione del diritto.
Il senso di questa proposta nel mondo del ventunesimo secolo ha un impatto pratico notevole, e ‘resiste’ ai movimenti di opinione mediaticamente molto presenti che negli ultimi anni inducono a trasformare la laicità da metodo a religione. Insomma, il contrario della laicità”./comunicato
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