OSTUNI (BR). Nella Città Bianca è cominciata, da tanto tempo, la campagna elettorale per le prossime elezioni amministrative di maggio prossimo.
In questi giorni, il sindaco di Ostuni, avvocato Domenico Tanzarella, ha scritto una lettera indirizzata ai suoi cittadini.
"Leggo tutti i giorni comunicati e considerazioni dei soliti noti che esercitano il loro sport preferito: l’esaltazione della autoreferenzialità e la sistematica offesa del libero convincimento dei cittadini" inizia così Domenico Tanzarella "Queste persone immaginando, nella loro fervida fantasia, che la Città di Ostuni, esempio di stabilità democratica e di razionale utilizzo delle risorse e delle finanze, non sia governata da un Sindaco e da una amministrazione liberamente e democraticamente scelti dal popolo, ma sia più simile a qualche Repubblica dell’est europeo. Continuando ad abbaiare alla luna lamentano il mancato rinnovamento della classe politica che governa la Città auspicando un cambiamento nel merito della gestione. Innanzitutto non si comprende quali dovrebbero essere gli artefici del cambiamento (forse personaggi sulla scena politica da oltre un trentennio che non hanno lasciato va-sta orma di sé da nessuna parte?) nonché il merito di questioni assorbenti per il presente ed il futuro della Città di cui si guardano bene dal dissertare. Leggo ed ascolto noti e triti slogan, patrimonio di velleitarie minoranze che sognano di guidare improbabili rivoluzioni o di dare credibilità ad una opposizione che giammai ha prodotto una proposta positiva per il bene della Città".
"Vorrei tranquillizzare tutti i cittadini di Ostuni" conclude poi Domenico Tanzarella "dicendo loro che, come sempre, farò di tutto perché la Città possa continuare ad investire su opere e servizi pubblici, perché continui a pagare le tasse tra le più basse d’Italia, perché garantisca attenzione e sensibilità alle politiche sociali con una spesa che è il triplo della media nazionale, che continui ad assicurare risorse per garantire a tutti cittadini spazi di agibilità culturale e democratica, che sappia costruire una comunità in grado di difendersi, di valorizzare il proprio territorio ed i propri talenti".
Daniele Martini
In questi giorni, il sindaco di Ostuni, avvocato Domenico Tanzarella, ha scritto una lettera indirizzata ai suoi cittadini.
"Leggo tutti i giorni comunicati e considerazioni dei soliti noti che esercitano il loro sport preferito: l’esaltazione della autoreferenzialità e la sistematica offesa del libero convincimento dei cittadini" inizia così Domenico Tanzarella "Queste persone immaginando, nella loro fervida fantasia, che la Città di Ostuni, esempio di stabilità democratica e di razionale utilizzo delle risorse e delle finanze, non sia governata da un Sindaco e da una amministrazione liberamente e democraticamente scelti dal popolo, ma sia più simile a qualche Repubblica dell’est europeo. Continuando ad abbaiare alla luna lamentano il mancato rinnovamento della classe politica che governa la Città auspicando un cambiamento nel merito della gestione. Innanzitutto non si comprende quali dovrebbero essere gli artefici del cambiamento (forse personaggi sulla scena politica da oltre un trentennio che non hanno lasciato va-sta orma di sé da nessuna parte?) nonché il merito di questioni assorbenti per il presente ed il futuro della Città di cui si guardano bene dal dissertare. Leggo ed ascolto noti e triti slogan, patrimonio di velleitarie minoranze che sognano di guidare improbabili rivoluzioni o di dare credibilità ad una opposizione che giammai ha prodotto una proposta positiva per il bene della Città".
"Vorrei tranquillizzare tutti i cittadini di Ostuni" conclude poi Domenico Tanzarella "dicendo loro che, come sempre, farò di tutto perché la Città possa continuare ad investire su opere e servizi pubblici, perché continui a pagare le tasse tra le più basse d’Italia, perché garantisca attenzione e sensibilità alle politiche sociali con una spesa che è il triplo della media nazionale, che continui ad assicurare risorse per garantire a tutti cittadini spazi di agibilità culturale e democratica, che sappia costruire una comunità in grado di difendersi, di valorizzare il proprio territorio ed i propri talenti".
Daniele Martini