di Vittorio Polito – Ancora un petalo nella grande margherita del dialetto vede la luce in questi giorni, parliamo del «Dizionario del dialetto di Cassano delle Murge», ideato da Antonio Caponio e Chiara Martelli con la collaborazione di Giuseppe Musella, Beppe Campanale, Loredana Mattia, Nicola Diomede, Antonio Colavito, Renato Tria, Giuseppe Campanale.
Il Dizionario, pubblicato dall’Università della Terza Età, presieduta dalla prof.ssa Antonietta Patrino, che firma l’introduzione, è un ulteriore contributo al vasto panorama dei dialetti della nostra bella Puglia. Tra gli obiettivi dell’U.T.E. di Cassano vi è quello di rivolgere l’attenzione al territorio, attraverso ricerche storiche, artistiche e linguistiche, al fine di conoscere le proprie origini. Pertanto sono state avviate le ricerche delle proprie radici, finalizzate a conoscere gli antenati, il loro modo di vivere, gli usi e costumi, le tradizioni ed anche la loro parlata locale, il dialetto.
Il prof. Giuseppe Musella, coordinatore del Corso di dialettologia, che firma la prefazione, sottolinea che lo strumento indispensabile per ogni tipo di socializzazione, rimane sempre la lingua nazionale insieme a quella locale, il dialetto, che non è affatto d’intralcio alla lingua italiana, anzi è fonte inesauribile da cui attingere vocaboli riferiti a nuove esperienze locali, che rimbalzano all’attenzione della vita nazionale.
Tonino Caponio nella sua nota “Il dialetto” scrive che «Riscoprire e rivalutare il dialetto significa per le nuove generazioni conoscenza delle proprie radici. Fatto importantissimo perché si sa bene che il presente si radica nel passato. Il dialetto è colore, calore, folklore, veicolo di storia, di tradizioni. di consuetudini, per cui va ricercato, conosciuto, trasmesso per vivificare la sua grande ricchezza culturale». Non si può che concordare.
Una realizzazione meritevole di plauso per l’Università della Terza Età di Cassano delle Murge (BA) e dei suoi ideatori per aver pubblicato un ulteriore strumento culturale, non solo per i concittadini della ridente località, ma anche per i cultori e gli studiosi dei dialetti.
Il volume (320 pagine, circa 5000 lemmi), contiene note di pronuncia e di linguistica esplicativa, nonché una serie di immagini di Tonino Caponio e Giuseppe Giustino.
Qualche notizia sull’Università che ha sede in via Vittorio Emanuele III n.38, in una posizione centrale del paese. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla generosità di un socio fondatore, il dott. Giuseppe Albenzio, notaio. Il palazzo è stato accuratamente restaurato e ceduto all’Università con comodato gratuito. È uno stabile di cinque aule, di un’aula magna, una biblioteca, una segreteria, la sala multimediale ed un ingresso. Ha anche l’accesso facilitato per i portatori di handicap. Insomma una Università della Terza Età che non teme confronti.
Il Dizionario, pubblicato dall’Università della Terza Età, presieduta dalla prof.ssa Antonietta Patrino, che firma l’introduzione, è un ulteriore contributo al vasto panorama dei dialetti della nostra bella Puglia. Tra gli obiettivi dell’U.T.E. di Cassano vi è quello di rivolgere l’attenzione al territorio, attraverso ricerche storiche, artistiche e linguistiche, al fine di conoscere le proprie origini. Pertanto sono state avviate le ricerche delle proprie radici, finalizzate a conoscere gli antenati, il loro modo di vivere, gli usi e costumi, le tradizioni ed anche la loro parlata locale, il dialetto.
Il prof. Giuseppe Musella, coordinatore del Corso di dialettologia, che firma la prefazione, sottolinea che lo strumento indispensabile per ogni tipo di socializzazione, rimane sempre la lingua nazionale insieme a quella locale, il dialetto, che non è affatto d’intralcio alla lingua italiana, anzi è fonte inesauribile da cui attingere vocaboli riferiti a nuove esperienze locali, che rimbalzano all’attenzione della vita nazionale.
Tonino Caponio nella sua nota “Il dialetto” scrive che «Riscoprire e rivalutare il dialetto significa per le nuove generazioni conoscenza delle proprie radici. Fatto importantissimo perché si sa bene che il presente si radica nel passato. Il dialetto è colore, calore, folklore, veicolo di storia, di tradizioni. di consuetudini, per cui va ricercato, conosciuto, trasmesso per vivificare la sua grande ricchezza culturale». Non si può che concordare.
Una realizzazione meritevole di plauso per l’Università della Terza Età di Cassano delle Murge (BA) e dei suoi ideatori per aver pubblicato un ulteriore strumento culturale, non solo per i concittadini della ridente località, ma anche per i cultori e gli studiosi dei dialetti.
Il volume (320 pagine, circa 5000 lemmi), contiene note di pronuncia e di linguistica esplicativa, nonché una serie di immagini di Tonino Caponio e Giuseppe Giustino.
Qualche notizia sull’Università che ha sede in via Vittorio Emanuele III n.38, in una posizione centrale del paese. La sua realizzazione è stata possibile grazie alla generosità di un socio fondatore, il dott. Giuseppe Albenzio, notaio. Il palazzo è stato accuratamente restaurato e ceduto all’Università con comodato gratuito. È uno stabile di cinque aule, di un’aula magna, una biblioteca, una segreteria, la sala multimediale ed un ingresso. Ha anche l’accesso facilitato per i portatori di handicap. Insomma una Università della Terza Età che non teme confronti.