Bari, incontro sull'usura: dagli esperti indicazioni per migliorare la disciplina vigente

di Antonio Antro - Presso il Salone degli affreschi dell'Ateneo, i maggiori esperti della materia hanno discusso delle positività dell'odierna disciplina tracciando i suoi possibili sviluppi. L'usura, a detta dei relatori, tra cui l'Avvocato Melpignano, è un fenomeno che soprattutto in questi tempi di crisi suscita un dibattito per così dire in “Progress”.

Le relazioni hanno messo in luce l'importanza della normativa equitativa, che in sostanza consente di indirizzare il tasso di mercato verso il “tasso medio”, e ancora gli aspetti legati alla cosiddetta “Accompliance”. Tra gli aspetti da modificare il distacco dell'usura civile da quella penale.

I professionisti in sala hanno quindi incentrato la discussione sul piccolo debito in sostanza quel tipo di operatività di tipo “retail” che sostiene i bilanci delle Banche attraverso una forte frammentazione del rischio.

Legge ineludibile a tal proposito è la 108/96 con le sue successive modifiche, soprattutto per quanto riguarda la  vicenda giuridica del carico complessivo del negozio: il cliente “medio”, infatti, difficilmente capisce la differenza tra tasso compensativo e oneri di vario tipo.

Le vertenze con i tribunali aumentano determinando una confusione che coinvolgerebbe anche la Giurisprudenza. Il numero di contenziosi aperti deriverebbe proprio da un “Vulnus” logico per così dire della disciplina; nel '98 infatti l'allora Governatore Fazio avrebbe criticato la normativa prima citata: si trattava di una critica ovviamente lecita, dato che intervenendo sul tasso applicato dalle Banche, la normativa avrebbe determinato un cosiddetto 'razionamento' del credito, col rischio  di avvicinare gli imprenditori all'usura criminale.

La disciplina secondo i professionisti andrebbe poi messa in relazione con il Testo Unico Bancario del '94, testo che avrebbe così privatizzato le Banche rilanciando il ruolo della Banca Universale. Negli ultimi anni gli scandali finanziari hanno così funestato l'economia mondiale e anche quella italiana.

Anche nell'esercizio del credito questo nuovo paradigma capitalistico delle banche avrebbe creato economie di scala ma anche una maggiore spregiudicatezza degli amministratori delegati, sempre più intenzionati ad usare efficacemente le zone grigie della  normativa.

Le banche quindi hanno incrementato gli oneri avvicinandosi così pericolosamente alla vera e propria usura. Eclatante è stato l'incremento delle commissioni sul massimo scoperto che secondo i dati riferiti sarebbero aumentate in maniera esponenziale. L' avvocato Melpignano è stato poi rigoroso nella elencazione delle categorie previste dalla disciplina anti-usura; in particolare ha incentrato l'attenzione sul fenomeno delle “Carte revolving”, il tutto relazionato alle modifiche più recenti della disciplina sul tasso soglia. Ed è così che i soggetti sul mercato propongono prodotti che in partenza sono già molto vicini al tasso soglia innescando così il fenomeno dell'usura sopravvenuta.

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