di Piero Ladisa – È stato un Antonio Di Gennaro a tutto campo quello che ieri sera, durante la conferenza svoltasi nella Mediatica Regionale Pugliese di Bari, ha raccontato la sua vita professionale nell’ambito del ciclo 'Momenti di glorie. I miti dello sport'.
Ad accompagnare il racconto dell’ex calciatore del Bari, attualmente commentatore sportivo per conto di Sky, un video, montato dalla Kinovan, in cui sono stati immortalati i momenti più salenti della sua avventura nel mondo del calcio. A far da contorno all’evento, l’esposizione di alcune maglie indossata da Di Gennaro nel corso della sua carriera ed un book fotografico.
La carriera di Di Gennaro ebbe inizio con la maglia della squadra della sua città : la Fiorentina. Il debutto avvenne al Franchi contro la Juventus di Trapattoni (stagione 1976-77). Sono due i ricordi che Di Gennaro conserva nella mente di quell’ormai lontano 10 aprile 1977. Il primo legato alla tensione, dovuta dalla troppa emozione, che non gli permetteva di rompere il fiato. Il secondo invece relativo agli scontri di gioco molto duri con Roberto Boninsegna, il quale incassava senza fiatare. A fine gara però 'Bonimba' sussurrò al giovane Di Gennaro: "Complimenti ragazzo, la prossima volta però ti spacco tutto!".
L’approdo al Verona coincise con la svolta della sua carriera e con la definitiva consacrazione. Nella società veneta, dove militò dal 1981 al 1988, vinse un campionato di Serie B (1982) e lo storico scudetto con Bagnoli (1985). Le ottime prestazioni sfornate in gialloblù gli consentirono di giocare in Nazionale nel biennio 1984-1986, disputando anche il Mondiale in Messico.
Nel 1988 Di Gennaro fu ceduto al Bari per via di alcuni problemi finanziari in cui versava all’epoca l’Hellas. Nella squadra del capoluogo pugliese rimase sino al 1991, anno in cui si consumò la rottura dei rapporti con la dirigenza biancorossa dalla quale fu dapprima confermato e poi scaricato (finendo al Barletta dove nel '92 terminò con il calcio giocato) e a cui ha rimproverato "mancanza di comunicazione". Alla nuova Presidenza del Bari, in attesa dell’asta che decreti i nuovi proprietari dopo il fallimento avvenuto il 10 marzo scorso, ha voluto dare dei consigli o meglio ha voluto rimarcare degli aspetti che sono stati sempre accantonati: la costruzione di un centro sportivo e la realizzazione di un settore giovanile. Un cambio di mentalità e di progettazione che può dare nel tempo ottimi risultati, avendo l’Udinese come modello di riferimento.
Il calcio non è solo business, ma anche educazione, rispetto reciproco e crescita. In questa direzione si orienta la vita dell’Antonio Di Gennaro attuale, proprietario di una scuola calcio, e impegnato nel sociale con attività di beneficenza.