BARI – A Bari visite medico-sportive di nuovo a rischio per gli agonisti minorenni. A lanciare l’allareme congiunto sono i comitati regionali del Coni e della Federazione Medico Sportiva Italiana. La Asl Bari, infatti, con una delibera del Direttore Generale (la n. 439 del 17 marzo 2014) ha ridotto ulteriormente il già insufficiente budget destinato alla Medicina dello Sport per garantire le visite e le certificazioni mediche necessarie per l’attività agonistica ai minori di 18 anni.
Le visite - ricordano Coni e Fmsi - sono gratuite per legge e dovrebbero essere garantite a tutti i ragazzi. In realtà con il budget previsto dalla Asl Bari possono essere coperte soltanto 2.000 visite contro le 4.000 dello scorso anno, mentre il numero di atleti agonisti di età minore ai 18 anni in provincia di Bari supera i 40.000 tesserati. E’ quindi chiaro lo squilibrio enorme tra richieste e possibilità di visite in convenzione.
Evidentemente ciò significa che i giovani atleti o dovranno pagarsi la visita medica (contro quanto invece previsto dalla legge) oppure non la faranno, aumentando la forte evasione già esistente.
I due organismi esprimono quindi tutto il proprio disappunto per la poca considerazione che le istituzioni sanitarie regionali hanno nei confronti dello sport, della prevenzione e della tutela della salute dei nostri ragazzi. Non va infatti dimenticata la funzione di prevenzione delle patologie in età under 18 che questo tipo di visite svolgono, per di più in una Regione, come la Puglia, al secondo posto per l’obesità infantile.
Le visite - ricordano Coni e Fmsi - sono gratuite per legge e dovrebbero essere garantite a tutti i ragazzi. In realtà con il budget previsto dalla Asl Bari possono essere coperte soltanto 2.000 visite contro le 4.000 dello scorso anno, mentre il numero di atleti agonisti di età minore ai 18 anni in provincia di Bari supera i 40.000 tesserati. E’ quindi chiaro lo squilibrio enorme tra richieste e possibilità di visite in convenzione.
Evidentemente ciò significa che i giovani atleti o dovranno pagarsi la visita medica (contro quanto invece previsto dalla legge) oppure non la faranno, aumentando la forte evasione già esistente.
I due organismi esprimono quindi tutto il proprio disappunto per la poca considerazione che le istituzioni sanitarie regionali hanno nei confronti dello sport, della prevenzione e della tutela della salute dei nostri ragazzi. Non va infatti dimenticata la funzione di prevenzione delle patologie in età under 18 che questo tipo di visite svolgono, per di più in una Regione, come la Puglia, al secondo posto per l’obesità infantile.
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