di Luca Losito - Al peggio non c'è mai fine, diceva qualcuno, questa la frase più adatta per descrivere ciò che si prova di settimana in settimana al triplice fischio delle gare del Barletta. Il cataclisma biancorosso si è già trasformato da tempo nella peggior stagione di tutta la storia, ma ora la squadra sta scavando il fondo per "conquistare" record negativi difficilmente ripetibili. Il Benevento, con una facilità disarmante, passa al Puttilli.
Il primo tempo offre il solito copione: bastano 13' al Benevento per firmare l'1-0 con Mancosu. La reazione barlettana è sterile, mentre il contrattacco ospite fa malissmo: Mancosu timbra nuovamente il cartellino risolvendo una mischia al 24'. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con occasioni su entrambi i fronti, ma al duplice fischiio il risultato non cambia.
Nella ripresa, il Barletta, prova a reagire: Ilari, smarcatosi in area, trova il pertugio giusto per il 2-1. Neanche il tempo di gioire, che il Benevento rabbiosamente cala il tris con un gollonzo da “Mai dire Gol”: punizione sannita, Liverani va a protestare sul punto di battuta, Evacuo ne approfitta segnando a porta vuota. E' il via libera alla disfatta biancorossa: Negro, Di Deo ed Evacuo portano il risultato addirittura sul 6-1. Solo il triplice fischio viene in soccorso ai padroni di casa.
La sestina del Benevento è l'ennesimo schiaffone alla gestione tecnica della strana coppia Tatò-Martino, che ha vanamente tentato di difendere l'imbarazzante operato attaccando chiunque e senza fare mai un po' di sana autocritica. La piazza barlettana merita di meglio, non ci sono dubbi. I rumors su Zeman e Pavone non possono bastare a calmare le acque. All'evanescente patron dimissionario Roberto Tatò l'arduo compito di fornire risposte concrete ai tifosi biancorossi.
Il primo tempo offre il solito copione: bastano 13' al Benevento per firmare l'1-0 con Mancosu. La reazione barlettana è sterile, mentre il contrattacco ospite fa malissmo: Mancosu timbra nuovamente il cartellino risolvendo una mischia al 24'. Le due squadre si affrontano a viso aperto, con occasioni su entrambi i fronti, ma al duplice fischiio il risultato non cambia.
Nella ripresa, il Barletta, prova a reagire: Ilari, smarcatosi in area, trova il pertugio giusto per il 2-1. Neanche il tempo di gioire, che il Benevento rabbiosamente cala il tris con un gollonzo da “Mai dire Gol”: punizione sannita, Liverani va a protestare sul punto di battuta, Evacuo ne approfitta segnando a porta vuota. E' il via libera alla disfatta biancorossa: Negro, Di Deo ed Evacuo portano il risultato addirittura sul 6-1. Solo il triplice fischio viene in soccorso ai padroni di casa.
La sestina del Benevento è l'ennesimo schiaffone alla gestione tecnica della strana coppia Tatò-Martino, che ha vanamente tentato di difendere l'imbarazzante operato attaccando chiunque e senza fare mai un po' di sana autocritica. La piazza barlettana merita di meglio, non ci sono dubbi. I rumors su Zeman e Pavone non possono bastare a calmare le acque. All'evanescente patron dimissionario Roberto Tatò l'arduo compito di fornire risposte concrete ai tifosi biancorossi.