Barletta, altro tonfo al Curi: tris del Perugia, con gli “aiutini” di Camilleri e Legras

di Luca Losito - Altro giro, altra corsa, e altro tonfo. Dal glorioso Renato Curi di Perugia, il Barletta esce battuto per l'ennesima volta in questa sciagurata stagione. L'autorete di Camilleri e l'espulsione di Legras spianano la strada agli umbri, in crisi di risultati, che si scatenano poi con bomber Eusepi. 3-0, tutti a casa, l'unica buona notizia è che manca una gara in meno all'agognato sipario del 4 maggio, l'ultima di campionato col Grosseto di scena al Puttilli.

L'avvio è tutto un programma, e proietta subito il "film horror" biancorosso: cross velenoso dell'ex Mazzeo, Camilleri gonfia la sua rete nel goffo tentativo di anticipare Fabinho. Non siamo neanche alla mezz'ora quando un'altra ingenuità pregiudica i propositi di rimonta dei ragazzi di Orlandi: Legras, già ammonito, si "guadagna" il secondo giallo e la doccia anticipata. Pochi minuti dopo Liverani compie un autentico miracolo su Eusepi. Il copione sembra già scritto, ma l'orgoglio barlettano regala la chance del pari: Koprivec dice no a La Mantia, ma sulla ribattuta Camilleri completa la sua giornata no sparando fuori da pochi passi. Nel finale Eusepi trova il raddoppio con una bomba da fuori, Liverani questa volta non può proprio nulla.

Nel secondo tempo i padroni di casa si limitano a controllare il risultato, senza disdegnare qualche iniziativa pericolosa di tanto in tanto. Il Barletta prova a tenere botta, chiudendo gli spazi al Grifone. Però, il "problema" Eusepi di tanto in tanto fa male alla difesa di Orlandi: al 55' la grazia calciando fuori da posizione favorevole, al 74' la infila con una bella azione personale. Il 3-0 fa scorrere inevitabilmente i titoli di coda su un match che aveva espresso il proprio verdetto già nella prima frazione. Non succede altro sino al triplice fischio.

E' davvero difficile fare valutazioni sul cammino biancorosso. Paganese apparte, trovare altri club dal progetto tecnico altrettanto fragile è davvero difficile. Serve chiudere la stagione con onore, sedersi ad un tavolo e trovare la strada migliore per far ripartire un progetto interessante. La piazza, sempre molto vicina alla squadra, non merita quest'agonia continua, alleviata in parte solo dalla mancanza di retrocessioni.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto