BRUXELLES - "Da anni i cittadini hanno visto le bollette crescere e le tariffe aumentare ma gli stipendi erano bloccati. Ora per la prima volta il governo invece di aumentare le indennità dei consiglieri regionali li restituisce alle persone, alla vita reale". Così il premier Matteo Renzi da Bruno Vespa a Porta a Porta. E sull'impegno a dare mille euro in più a 10 milioni di persone: "Se il 27 maggio i soldi non arrivano vuol dire che Renzi è un buffone".
CUNEO FISCALE - E Renzi torna a parlare del taglio del cuneo fiscale annunciato a partire dal primo maggio. "A chi guadagna meno di 1500 euro al mese come lavoratore dipendente o assimilato, quindi anche i co.co.pro., diamo 10 miliardi l'anno. Sono dieci milioni di italiani a cui vanno mille euro netti l'anno". "Prenderemo 500 milioni di euro dagli stipendi dei manager. Se sei un dirigente della pubblica amministrazione è giusto che guadagni più del presidente della Repubblica? No e ci sono molti dirigenti che guadagnano di più e la media tra dirigenti italiani e quelli inglesi e tedeschi è sproporzionata". "I dirigenti pubblici per definizione non possono essere a tempo indeterminato. Chi ha vinto un concorso e ha diritti acquisiti, bene. Ma per il futuro sarebbe bene che il dipendente pubblico rimanesse a tempo indeterminato e facesse il dirigente a tempo determinato, per poi tornare a fare il dipendente a tempo indeterminato".
NO PRELIEVO PENSIONI - Poi il premier smentisce l'ipotesi di un prelievo sulle pensioni, ipotizzata dal commissario Carlo Cottarelli. "L'idea che chi guadagna 2900-3000 euro di pensione sia chiamato ad un contributo va escluso. Chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra sbaglia, per i pensionati non cambia niente".
"NON SIA EUROPA DEI VINCOLI" - ''A nome del Governo italiano voglio dire che il Governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa''. Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando alla camera ad un convegno sui valori dell'Europa.
''L'Italia vuole tenere i conti in ordine non perché ce lo chiede la Ue ma perché ce lo chiedono i nostri figli''.
"I sondaggi dimostrano che non è solo una crisi dell'Europa ma della rappresentanza, delle istituzioni politiche, dei partiti e dei Parlamenti. E' mancato da parte nostra far sentire ai cittadini di sentirsi parte di un destino comune".
''Dobbiamo fare in modo che l'Europa sia l'Europa dei popoli e dei cittadini e non solo dei vincoli''. ''Bisogna uscire da un'idea bisestile della politica Ue, dove ogni 4-5 anni si affida il nostro voto e poi per il resto del tempo dell'Europa se ne occupano i tecnici'', ha aggiunto il premier.
Segnali distensivi giungono intanto da Bruxelles sullo stato di salute dell'economia italiana, anche se con qualche riserva. L'Eurotower "accoglie con favore le riforme" annunciate ieri dall'Italia, "le valuterà non appena avrà i dettagli legislativi", ma ricorda "l'importanza di rispettare le regole del patto di stabilità, cioè il pareggio in termini strutturali ed essere in regola con la regola del debito": lo ha detto il portavoce di Olli Rehn.
Finora l'Italia "non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue" di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall'Europa. Lo scrive la Bce, chiedendo che Roma faccia "i passi necessari" per rientrare nel deficit e assicuri che il debito sia messo "in traiettoria discendente".
L'Eurotower, come si legge nel bollettino mensile, ha rivisto lievemente in meglio le stime di crescita dell'Eurozona, portandole a 1,2% per il 2014, a 1,5% per il 2015 e 1,8% per l'anno successivo. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil in crescita all'1,1% quest'anno e all'1,5% il prossimo.
CUNEO FISCALE - E Renzi torna a parlare del taglio del cuneo fiscale annunciato a partire dal primo maggio. "A chi guadagna meno di 1500 euro al mese come lavoratore dipendente o assimilato, quindi anche i co.co.pro., diamo 10 miliardi l'anno. Sono dieci milioni di italiani a cui vanno mille euro netti l'anno". "Prenderemo 500 milioni di euro dagli stipendi dei manager. Se sei un dirigente della pubblica amministrazione è giusto che guadagni più del presidente della Repubblica? No e ci sono molti dirigenti che guadagnano di più e la media tra dirigenti italiani e quelli inglesi e tedeschi è sproporzionata". "I dirigenti pubblici per definizione non possono essere a tempo indeterminato. Chi ha vinto un concorso e ha diritti acquisiti, bene. Ma per il futuro sarebbe bene che il dipendente pubblico rimanesse a tempo indeterminato e facesse il dirigente a tempo determinato, per poi tornare a fare il dipendente a tempo indeterminato".
NO PRELIEVO PENSIONI - Poi il premier smentisce l'ipotesi di un prelievo sulle pensioni, ipotizzata dal commissario Carlo Cottarelli. "L'idea che chi guadagna 2900-3000 euro di pensione sia chiamato ad un contributo va escluso. Chi sostiene che i pensionati pagheranno la manovra sbaglia, per i pensionati non cambia niente".
"NON SIA EUROPA DEI VINCOLI" - ''A nome del Governo italiano voglio dire che il Governo italiano rispetta tutti gli impegni che ha con l'Europa''. Lo ha detto il premier Matteo Renzi parlando alla camera ad un convegno sui valori dell'Europa.
''L'Italia vuole tenere i conti in ordine non perché ce lo chiede la Ue ma perché ce lo chiedono i nostri figli''.
"I sondaggi dimostrano che non è solo una crisi dell'Europa ma della rappresentanza, delle istituzioni politiche, dei partiti e dei Parlamenti. E' mancato da parte nostra far sentire ai cittadini di sentirsi parte di un destino comune".
L'Eurotower a Francoforte |
Segnali distensivi giungono intanto da Bruxelles sullo stato di salute dell'economia italiana, anche se con qualche riserva. L'Eurotower "accoglie con favore le riforme" annunciate ieri dall'Italia, "le valuterà non appena avrà i dettagli legislativi", ma ricorda "l'importanza di rispettare le regole del patto di stabilità, cioè il pareggio in termini strutturali ed essere in regola con la regola del debito": lo ha detto il portavoce di Olli Rehn.
Finora l'Italia "non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue" di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013 contro il 2,6% raccomandato dall'Europa. Lo scrive la Bce, chiedendo che Roma faccia "i passi necessari" per rientrare nel deficit e assicuri che il debito sia messo "in traiettoria discendente".
L'Eurotower, come si legge nel bollettino mensile, ha rivisto lievemente in meglio le stime di crescita dell'Eurozona, portandole a 1,2% per il 2014, a 1,5% per il 2015 e 1,8% per l'anno successivo. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil in crescita all'1,1% quest'anno e all'1,5% il prossimo.