Bisceglie, "Scene in... Comune"

di Francesco Brescia - Non che ci sia bisogno di ribadirlo, ma quando l'accoppiata artistica Mastrapasqua-Matichecchia si mobilitano per la diffusione della cultura in lungo e in largo nella nostra Penisola, quando progettano e creano lavori teatrali, quando propongono idee innovative ed efficaci, quando si rimboccano le maniche e agiscono, non si resta mai delusi perché nessun dettaglio, tecnico o umano, viene lasciato al caso.

Lo so, lo so bene: corro atrocemente il rischio di essere ripetitivo, noiosamente ripetitivo, ma esprimere sentimenti di apprezzamento, e consentitemelo, di gratitudine nei confronti della Compagnia dei Teatranti di Bisceglie (BT) non è mai abbastanza.

Si. Apprezzamento e gratitudine. Il primo sentimento scaturisce dalla bontà, dalla professionalità, dalla capacità di coinvolgimento che riescono a palesare e a profondere e per aver unito aspetti diversi (cultura, paesaggio, arte, enogastronomia) in un'unica rassegna. Un vero e proprio pacchetto turistico 'leisure and culture'.

Gratitudine perché presidente e direttore artistico della Compagnia dei Teatranti si sono messi in testa una mission tanto precipua quanto ostica: educare.

Educare il pubblico alla visione e all'apprezzamento (ritorna il termine) di differenti generi teatrali, di vari sapori, di svariati temi.

Poi ciascuno, in cuor suo, una volta 'educato', sarà notevolmente abile di discernere.
O addirittura, e la Compagnia l'ha saputo fare, di gradirli tutti.

La sesta edizione della rassegna di teatro amatoriale “Scene in... Comune”, ideata e organizzata dalla Compagnia dei Teatranti con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale (in sala per l'ultimo spettacolo in calendario il Vice Sindaco Vittorio Fata) e della Regione Puglia e la collaborazione del Teatro Garibaldi di Bisceglie e della Federazione Italiana Teatro Amatori, media partner Radio Selene, non è un insieme di rappresentazioni messe in scena da compagnie teatrali pescate qui e là, ma frutto di un oculato lavoro di cernita di proposte artistiche capaci di, per l'appunto, educare.
Educare, divertire, far riflettere, appassionare.

“Rumors”, commedia in due atti di Neil Simon (regia di Enzo Matichecchia), ha costituito l'ultimo degli appuntamenti in rassegna.

Definirla semplicisticamente 'commedia' non rende però l'idea di cosa rappresenti “Rumors” per l'arte teatrale americana e mondiale.

Una commedia non all'italiana, non dalla battuta nazional-popolare e che suscita immantinentemente ilarità, ma una comicità studiata, coi suoi tempi, basata anche sul non detto, sul non visto.

Lella Mastrapasqua (Chris Gorman) ed Enzo Matichecchia (Ken Gorman) mostrano un eclettismo che, immagino (non essendo io attore), sia assolutamente necessario per spaziare, per percorrere generi diversi, per essere apprezzati.

Mi sono trovato, a più riprese e sempre con largo piacere, a scrivere di Marilisa Protomastro (Claire Ganz). Qui torna il mio interrogativo che più volte emerge quando parlo della Compagnia dei Teatranti: dov'è l'amatorialità? Marilisa è completa: sagace, intellettualmente dinamica, abilmente capace di cangiare aspetto e impostazione, da Lisistrata a Pang per poi passare a Claire Ganz. In ogni circostanza una professionista che non rappresenta, non mette in scena, non veste i panni e basta. Marilisa interpreta. E' il personaggio interpretato a indossare i suoi panni, non il contrario. E questo è esclusivamente frutto di studio e passione.

Incantano la maestria e la simpatia (quella con l'accezione greca del termine) di Sabino Di Tullio (Lenny Ganz). Non è un caso che, spesso, vengano affidati a Sabino ruoli in cui, tout à coup, irrompe la leggerezza, quella mai banale. Non perché non sia capace di ruoli di maggiore seriosità, ma, signore e signori, la leggerezza (appunto, quella mai banale) è una cosa seria. E la serietà artistica di Sabino proprio dalla sua simpatia si evince!

La voglia di mettersi costantemente in gioco e di divertire il pubblico hanno un nome e un cognome: Enzo Ciani (Ernie Cusak). Col camice un professionista. Nelle vesti di attore pure.

Grandemente ilare e dai tempi incalzanti e scanzonati anche Elida Musci (Cocca Cusak): si capiva benissimo (e non è un male) che si divertiva, che le piaceva (è una cosa stupenda questa).

Nobile, austera, affascinante e graffiante Barbara Palumbo (Cassie Cooper), composto, british più che american ed ottima gestione lessicale Michele Schiavone (Glenn Cooper).

L'esplosione di umorismo (non è la risata strabordante, con tutto il rispetto, anche perché l'apprezzo molto) è stata toccata grazie al maestoso police man Giuseppe Sasso (Ben Welch): e qui un tocco di comicità all'italiana c'è. Ma unire sapientemente ingredienti teatrali e personalità individuali è un'arte lodevole.

Pasticceria St. Peter e Mazzola Tartufi hanno allietato gli intervalli di sabato 15 e domenica 16 marzo presso il Teatro “Giuseppe Garibaldi” di Bisceglie.

Cala, dunque, il sipario sull'edizione 2013/2014 della rassegna che Amministrazioni e, soprattutto, pubblico dovrebbero impegnarsi a promuovere sempre di più con il loro supporto e la loro presenza.
Soltanto condividendo, partecipando si può crescere.

La pigrizia intellettuale, lasciamola a casa. A nulla conduce e nulla apporta. “Scene in... Comune” è stata anche quest'anno una scuola. Una scuola che ha mostrato che crescere è possibile.

Oltre che bellissimo.

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