Brindisi, 8 marzo Rotary al cinema con Wadjda

BRINDISI – Il Rotary Club Brindisi Valesio, in collaborazione con il Cinema Multisala Andromeda di Brindisi, sabato 8 marzo 2014, in occasione della festa della donna promuoverà una giornata di cultura, continuando così  il progetto Universo Femminile, ideato dal Presidente del Rotary Club Brindisi Valesio, dott.ssa Mimma Piliego.

   Il Rotary Club Brindisi Valesio continua a incontrare donne che  attraverso il loro impegno professionale sono autentiche testimoni del successo ottenuto attraverso l’impegno serio e continuo.

   Protagonista di questo nuovo incontro è la prof.ssa Valentina Colombo, docente universitaria di Geopolitica presso l’Università Europea di Roma e nota scrittrice e islamista. L’evento cinematografico sarà preceduto dalla presentazione della prof.ssa  Colombo.

   Destinatari dell’evento gli studenti del Liceo Classico “Benedetto Marzolla”, gli studenti   del Liceo  Artistico-Musicale “ Simone-Durano”.
Il film “La bicicletta verde” racconta la storia di
Wadjda, una bambina di 10 anni che vive alla periferia di Riyadh, la capitale Saudita.
Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura.
Wadjda desidera possedere una bicicletta. Tuttavia la mamma di Wadjda, per paura delle possibili ripercussioni da parte di una società che considera le biciclette un pericolo per la virtù delle ragazzine, non permette che la figlia abbia una simile diavoleria.
 
   “La bicicletta verde” è il suggestivo racconto, tra realtà e metafora, del desiderio delle bambine e delle donne dell’Arabia Saudita di conquistare la parità di diritti.

   “Portare nelle scuole la storia di Wadjda - afferma la dott.ssa Piliego - è raccontare la storia di migliaia di bambine, ragazze e donne saudite che vedono negati i loro diritti fondamentali. Con questo importante strumento si mettono ragazzi e ragazze nella condizione non solo di conoscere e comprendere aspetti poco noti di un paese ormai a noi molto vicino, ma anche di poter contribuire consapevolmente e fattivamente alla costruzione di una cultura universale dei diritti delle donne in Arabia Saudita e nel mondo”.

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