Cgil, Cisl, Uil: grave limitare le grandi imprese escludendole dal 'supporto regionale'

BARI - Forte preoccupazione viene espressa dalle Segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL della Puglia per la possibilità che, l’accordo di partenariato che lo Stato italiano starebbe per sottoscrivere con la Commissione Europea, possa escludere la possibilità per le Regioni di sostenere gli investimenti produttivi delle grandi imprese.

La difficile situazione nella quale si dibatte l’intero apparato produttivo pugliese, al di là di alcune virtuose eccezioni, richiede che si intensifichino le attenzioni nei confronti di quella parte del sistema industriale che sorregge gran parte della capacità produttiva regionale e dell’occupazione. Questa scelta ha risposto, per il sindacato pugliese, ad una condivisa decisione di politica industriale regionale che, in assenza di adeguate decisioni del Governo nazionale, ha destinato, negli ultimi anni, alle grandi imprese regionali oltre 1 miliardo di euro di fondi comunitari, consentendo un loro riposizionamento competitivo sui mercati, l’innovazione tecnologica di impianti e processi, l’adeguamento a più avanzati standard di tutela della salute e dell’ambiente e, soprattutto, la tenuta occupazionale se non l’incremento degli addetti.

La decisione, quindi, di escludere dalla fruibilità dei fondi della nuova programmazione 2014/20 le grandi imprese rappresenta, per il sindacato pugliese, una grave limitazione nella possibilità di organizzare un’efficace risposta alla crisi che, proprio partendo dalla grande industria e sollecitando una più dinamica capacità di risposta delle PMI ancora in ritardo nella definizione di necessarie strategie di collaborazione (Reti e consorzi), deve accrescere l’offerta produttiva regionale.
CGIL, CISL e UIL di Puglia, quindi, promuoveranno, insieme alle proprie Segreterie Nazionali, tutte le iniziative necessarie per evitare che questa inopportuna e dannosa decisione possa essere ratificata nell’Accordo di partenariato che l’Italia sta per firmare con la Commissione Europea.

Nel contempo sollecitano la Regione ad una più incisiva azione di divulgazione dei risultati occupazionali conseguiti attraverso il finanziamento dei 37 Contratti di programma finanziati con i fondi del P.O. 2007/13 e Confindustria Puglia ad assumere, insieme al sindacato, ogni iniziativa utile a definire un quadro più chiaro di azioni ed impegni a difesa dell’intero apparato industriale pugliese.

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