BARI - I consiglieri regionali dell’area jonica Alfredo Cervellera (Sel), Giuseppe Cristella (Pdl-FI), Francesco Laddomada (PpV), Anna Rita Lemma (Pd), Pietro Lospinuso (Pdl –FI), Antonio Martucci (MeP), Michele Mazzarano (Pd), Donato Pentassuglia (Pd), Arnaldo Sala (Pdl-FI) e Giovanni Brigante (presidente della seconda commissione consiliare), hanno inviato una lettera aperta ai presidenti della Regione Puglia Nichi Vendola e del Consiglio regionale Onofrio Introna avente per oggetto le problematiche inerenti gli undici lavoratori ex dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto.
Di seguito il testo della lettera.
“Egregi Presidenti,
con la presente vogliamo ricostruire il percorso estremamente complesso che di fatto ad oggi impedisce attraverso una PdL da tutti noi firmata, di affrontare e risolvere il problema degli 11 lavoratori tarantini, ex dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto, collocati in mobilità la cui condizione è oggi di estrema difficoltà economica oltre che psicologica.
Per detto personale una Legge dello Stato prevedeva la possibilità di assorbimento, tramite procedura selettiva, direttamente presso le Regioni o le Agenzie partecipate.
La Regione Puglia ha già seguito questa procedura per il personale ex dipendente del Consorzio Agrario di Bari che è stato assunto nel 2007 in Regione presso l'Assessorato Agricoltura, mentre il personale del Consorzio Agrario di Taranto non è stato tenuto in alcuna considerazione.
Questo precedente è oggi letto come una vera e propria ingiustizia da chi, gli 11 lavoratori, sono stati di fatto da allora ‘dimenticati’.
Abbiamo preso a cuore la questione e volendo sanare una plateale ingiustizia presentammo una apposita Proposta di legge, primo firmatario il Consigliere Cervellera.
Questa PdL ha registrato di fatto l'opposizione netta da parte dalla dott.ssa Gattulli, sin da quando l'allora suo Capoarea, il dott. Notarangelo, si impegnò ad ottemperare ad un OdG, votato all'unanimità dalla II Commissione, presieduta dal presidente Brigante, che, con il consenso dell'allora assessore al Personale, Maria Campese, impegnava la Giunta a risolvere il problema con un atto amministrativo.
Andato via il dott. Notarangelo questo atto non fu mai sottoposto alla Giunta, per cui fummo costretti a ripresentare nel 2012 al riguardo una nuova Proposta di Legge, senza tralasciare altre possibilità .
A giugno del 2013 l'assessore Caroli, in sede di discussione di bilancio, proprio per effetto di una pertinente proposta emendativa che fu da noi conseguentemente ritirata, si impegnò in Aula a prendere a cuore la questione e a risolverla nel giro di breve tempo.
Nel contempo la dottoressa Gattulli chiese di inviare una richiesta di parere al Ministero della Funzione Pubblica per verificare se tale Legge fosse ancora applicabile.
La stessa apparve davvero anomala alla dott.ssa Barilà , a capo della competente Direzione della Funz. Pubblica, che dopo 8 mesi, rispose dicendo che la Legge essendo vigente, rinviava di fatto il compito alla Regione; evidenziandone la legittimità e quindi la conseguente applicazione. Non avvertendo alcuna necessità di interpretarla con un parere.
La dottoressa Gattulli e l'assessore Caroli avevano promesso che appena arrivato questo tribolato parere avrebbero dato il via libera alla succitata PdL.
Non è stato così!!!
Sono venute fuori altre nuove eccezioni: trovare i soldi per l'applicazione della Legge.
Il confronto è stato serrato e l'accordo era stato trovato: per l'anno in corso avremmo reperito i fondi dalle Leggi regionali presentate dai Consiglieri e per gli anni successivi avrebbero provveduto le Agenzie, impegnando l'assessore Caroli a collocare gli 11 lavoratori nelle Agenzie regionali. Sempre attraverso regolare prova selettiva. Approvata all'unanimità in II Commissione, la Proposta di Legge con tale emendamento alla Norma Finanziaria, avrebbe dovuto seguire il suo
naturale iter.
Per il Servizio Finanziario non ci sono stati problemi, ma ancora una volta la dottoressa Gattulli si sarebbe sottratta alle sue responsabilità opponendosi alla validazione del referto.
Precisiamo che sulla PdL ha già espresso parere favorevole, sotto il profilo legislativo e costituzionale, l'Ufficio Legislativo.
A questo punto, nel rivendicare il ruolo legislativo da noi legittimamente svolto poniamo a voi il quesito: in assenza di dettagliato, motivato e legittimo diniego, è pensabile che una PdL trovi nell'opposizione di un funzionario, il limite al procedimento?
Noi riteniamo di no, avendo a cuore due cose fondamentalmente: il ripristino di un atto imparziale e la restituzione della serenità a questi 11 lavoratori ridotti in uno stato di vera prostrazione psicologica. Oltre che, ripetiamo, economica.
Allora cosa dovrebbe fare un ‘povero’ Consigliere regionale?
Essere sottoposto alla burocrazia imperante o rivendicare, come è giusto che sia, il ruolo di legislatore dettando ai dirigenti la volontà politica del Consiglio?
Ci rivolgiamo a voi, perchè in breve tempo ci sciogliate questo nodo, dato che la nostra PdL adesso è bloccata senza il referto tecnico.
Chiediamo al Presidente Introna di tutelarci nella funzione di Consiglieri regionali, affinché la suddetta Proposta di Legge arrivi al più presto al vaglio del Consiglio per le decisioni che intenderà adottare.
Chiediamo, inoltre, al Presidente Vendola di agire, sempre nel rispetto della normativa vigente, nei confronti della dott.ssa Gattulli, che finora ha avuto solo la capacità di unificare la protesta delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori regionali contro l'Amministrazione, affinché sia spostata da quel delicato incarico.
Si può tollerare una Dirigente così strapagata, che si sottrae a sue precise responsabilità ?
In attesa di una vostra risposta vi inviamo i più cordiali saluti”.
Di seguito il testo della lettera.
“Egregi Presidenti,
con la presente vogliamo ricostruire il percorso estremamente complesso che di fatto ad oggi impedisce attraverso una PdL da tutti noi firmata, di affrontare e risolvere il problema degli 11 lavoratori tarantini, ex dipendenti del Consorzio Agrario di Taranto, collocati in mobilità la cui condizione è oggi di estrema difficoltà economica oltre che psicologica.
Per detto personale una Legge dello Stato prevedeva la possibilità di assorbimento, tramite procedura selettiva, direttamente presso le Regioni o le Agenzie partecipate.
La Regione Puglia ha già seguito questa procedura per il personale ex dipendente del Consorzio Agrario di Bari che è stato assunto nel 2007 in Regione presso l'Assessorato Agricoltura, mentre il personale del Consorzio Agrario di Taranto non è stato tenuto in alcuna considerazione.
Questo precedente è oggi letto come una vera e propria ingiustizia da chi, gli 11 lavoratori, sono stati di fatto da allora ‘dimenticati’.
Abbiamo preso a cuore la questione e volendo sanare una plateale ingiustizia presentammo una apposita Proposta di legge, primo firmatario il Consigliere Cervellera.
Questa PdL ha registrato di fatto l'opposizione netta da parte dalla dott.ssa Gattulli, sin da quando l'allora suo Capoarea, il dott. Notarangelo, si impegnò ad ottemperare ad un OdG, votato all'unanimità dalla II Commissione, presieduta dal presidente Brigante, che, con il consenso dell'allora assessore al Personale, Maria Campese, impegnava la Giunta a risolvere il problema con un atto amministrativo.
Andato via il dott. Notarangelo questo atto non fu mai sottoposto alla Giunta, per cui fummo costretti a ripresentare nel 2012 al riguardo una nuova Proposta di Legge, senza tralasciare altre possibilità .
A giugno del 2013 l'assessore Caroli, in sede di discussione di bilancio, proprio per effetto di una pertinente proposta emendativa che fu da noi conseguentemente ritirata, si impegnò in Aula a prendere a cuore la questione e a risolverla nel giro di breve tempo.
Nel contempo la dottoressa Gattulli chiese di inviare una richiesta di parere al Ministero della Funzione Pubblica per verificare se tale Legge fosse ancora applicabile.
La stessa apparve davvero anomala alla dott.ssa Barilà , a capo della competente Direzione della Funz. Pubblica, che dopo 8 mesi, rispose dicendo che la Legge essendo vigente, rinviava di fatto il compito alla Regione; evidenziandone la legittimità e quindi la conseguente applicazione. Non avvertendo alcuna necessità di interpretarla con un parere.
La dottoressa Gattulli e l'assessore Caroli avevano promesso che appena arrivato questo tribolato parere avrebbero dato il via libera alla succitata PdL.
Non è stato così!!!
Sono venute fuori altre nuove eccezioni: trovare i soldi per l'applicazione della Legge.
Il confronto è stato serrato e l'accordo era stato trovato: per l'anno in corso avremmo reperito i fondi dalle Leggi regionali presentate dai Consiglieri e per gli anni successivi avrebbero provveduto le Agenzie, impegnando l'assessore Caroli a collocare gli 11 lavoratori nelle Agenzie regionali. Sempre attraverso regolare prova selettiva. Approvata all'unanimità in II Commissione, la Proposta di Legge con tale emendamento alla Norma Finanziaria, avrebbe dovuto seguire il suo
naturale iter.
Per il Servizio Finanziario non ci sono stati problemi, ma ancora una volta la dottoressa Gattulli si sarebbe sottratta alle sue responsabilità opponendosi alla validazione del referto.
Precisiamo che sulla PdL ha già espresso parere favorevole, sotto il profilo legislativo e costituzionale, l'Ufficio Legislativo.
A questo punto, nel rivendicare il ruolo legislativo da noi legittimamente svolto poniamo a voi il quesito: in assenza di dettagliato, motivato e legittimo diniego, è pensabile che una PdL trovi nell'opposizione di un funzionario, il limite al procedimento?
Noi riteniamo di no, avendo a cuore due cose fondamentalmente: il ripristino di un atto imparziale e la restituzione della serenità a questi 11 lavoratori ridotti in uno stato di vera prostrazione psicologica. Oltre che, ripetiamo, economica.
Allora cosa dovrebbe fare un ‘povero’ Consigliere regionale?
Essere sottoposto alla burocrazia imperante o rivendicare, come è giusto che sia, il ruolo di legislatore dettando ai dirigenti la volontà politica del Consiglio?
Ci rivolgiamo a voi, perchè in breve tempo ci sciogliate questo nodo, dato che la nostra PdL adesso è bloccata senza il referto tecnico.
Chiediamo al Presidente Introna di tutelarci nella funzione di Consiglieri regionali, affinché la suddetta Proposta di Legge arrivi al più presto al vaglio del Consiglio per le decisioni che intenderà adottare.
Chiediamo, inoltre, al Presidente Vendola di agire, sempre nel rispetto della normativa vigente, nei confronti della dott.ssa Gattulli, che finora ha avuto solo la capacità di unificare la protesta delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori regionali contro l'Amministrazione, affinché sia spostata da quel delicato incarico.
Si può tollerare una Dirigente così strapagata, che si sottrae a sue precise responsabilità ?
In attesa di una vostra risposta vi inviamo i più cordiali saluti”.