Deliberati i 5 Municipi per una Bari Metropolitana?

di Nicola Zuccaro - A distanza di 24 ore dalla sua approvazione, Michele Emiliano, Pasquale Di Rella, Mara Giampaolo e la dott.ssa Cristina Di Pierro - responsabile dell'attuazione del relativo obiettivo strategico - hanno espresso dinnanzi a microfoni e taccuini la loro più sincera soddisfazione per la definitiva istituzione dei 5 Municipi nei quali sarà suddiviso il Comune di Bari già a partire dalla prossima tornata elettorale fissata per il 25 maggio 2014.

Un risultato storicamente rilevante - per il Sindaco di Bari - poichè, oltre a rappresentare il frutto di un lavoro di squadra, denota un notevole peso politico considerando sia la compatezza del centro-sinistra che dell'assenza di ostruzionismo da parte della minoranza di centro-destra presenti a Palazzo di Città.

Nei riguardi di quest'ultima - conferma Emiliano - non è stato comunque facile riportarla a quel buon senso per deliberare un provvedimento che contribuirà, in principio al dimezzamento dei costi della politica ; tant'è che il risparmio effettivo per il bilancio dell'ente, derivante da questa riforma è calcolato in circa 1.168.904 euro.

Fra i punti cardine, oltre al passaggio dalle originarie 9 circoscrizione ai 5 Municipi, sono contemplati il rispetto delle istanze di autonomia dei territori di Palese-Santo Spirito e di Carbonara, Ceglie e Loseto e, sopratutto, la riduzione del numero dei consiglieri circoscrizionali da 143 a 81 con un conseguente risparmio di spesa pari a circa 874.904 euro. Dopo 38 anni ( furono istituite nel 1976 con gli originari Consigli di Quartiere) le Circoscrizioni cedono il posto a strutture più decentrate a partire dalla presenza di nuclei distaccati di Polizia Municipale ma dipendenti dall'attuale Comando unico e centrale e con funzioni di immediato intervento in materie di verde, arredo urbano, lavori pubblici, sport, cultura e servizi sociali oltre che dei servizi inerenti l'anagrafe e lo stato civile.

A Palazzo di Città resterà solo il compito di controllare e pianificare in vista del definitivo passaggio da Comune a Città Metropolitana. Per quest'ultima trasformazione sarà necessaria l'adesione di 1/3 dei Comuni appartenenti all'hinterland barese.

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