Droga: allarme tra adolescenti, 16mila gli 'schiavi' (VIDEO)

ROMA - Dopo anni di bassi consumi, specie quelli occasionali, riparte l'uso di droghe in Italia. Sedicimila studenti tra i 15 e i 19 anni sono gia' schiavi dell'eroina, oltre 55mila fanno uso costante di cocaina, una massa di 520mila ragazzi fuma spinelli, di cui 75mila tutti i giorni o quasi. Sono alcuni dei dati del rapporto Espad, elaborato dall'Ifc Cnr per l'Italia, che sara' pubblicato tra alcune settimane.


"Nel 2013 - spiega la responsabile della ricerca, Sabrina Molinaro - i consumi sono ripartiti dopo lo stop seguito alla legge Fini-Giovanardi del 2006. Segno che le politiche di prevenzione sul territorio non funziona come dovrebbe". Preoccupa il dato legato all'eroina, che vede 16mila consumatori under 19 che "ne fanno uso almeno 10 volte al mese", anche se ormai piu' che la classica iniezione la sostanza di fuma o si sniffa, "soprattutto - spiega l'esperta all'AGI - per usarla come sedativo dopo il weekend di sballi con gli eccitanti". Degli oltre mezzo milione di ragazzi che fuma spinelli, ben 132mila sono "consumatori problematici", il 6% dell'intero campione.

"L'uso di cannabis torna a crescere - avverte Molinaro - se pensiamo che dopo la legge Fini-Giovanardi i consumatori under 19 erano il 23%, nel 2007 sono scesi al 22%, poi il 21: nel 2013 il dato e' schizzato al 24,7%". Altri dati allarmanti quelli relativi alle droghe sintetiche: nel 103 sono stati 66mila gli adolescenti che hanno fatto uso di stimolanti (di questi 20mila ne hanno fatto un uso frequente) e 60mila di allucinogeni (19mila frequentemente), ossia il 2,7% del totale, dato leggermente in crescita rispetto agli ultimi anni, quando oscillava attorno al 2,5% (con il boom registrato nel 2006, quando l'uso dell'extasy balzo' dall'1,6& al 2,5%, di anfetamine dall'1,2 al 2 e via dicendo). "I dati - riassume l'esperta - ci dicono insomma che non bisogna abbassare la guardia. Crescono soprattutto i consumi occasionali, il che significa che le sostanze sono facilmente disponibili sul territorio, e questo elemento e' preoccupante"

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