Grillo contro il Fiscal compact, ammazza Italia, M5s lo cancellera'
ROMA - Beppe Grillo si 'scaglia' contro il Fiscal compact e assicura: ammazza l'Italia, il Movimento 5 stelle lo cancellera'. Lo fa con un post in cui denuncia che in Italia le cose importanti le decidono "quattro gatti" in segreto. E scrive: "Debito in salita verticale, discesa del Pil e aumento costante degli interessi sul debito. In questa situazione il Fiscal Compact, che taglierebbe la spesa pubblica dai 40 ai 50 miliardi all'anno per vent'anni in mancanza di una fortissima crescita, del tutto impossibile, e' irrealistico.
Consegnerebbe l'Italia alla miseria con tagli neppure immaginabili alla spesa sociale, dalla scuola alla sanita', e ucciderebbe ogni possibilita' di ripresa. Il Fiscal Compact lo ha firmato il signor Rigor Montis e lo ha ratificato il parlamento delle larghe intese che lo ha sostenuto". Il Fiscal Compact "lo paghino Berlusconi, il pdexmenoelle, Napolitano e Monti se vogliono. Il M5S lo cancellera'", conclude.
"Le cose importanti in Italia le decidono quattro gatti nelle loro segrete stanze senza coinvolgere i cittadini", scrive Beppe Grillo sul blog.
"Il 19 luglio 2012 con il governo di Rigor Montis, presidente del Consiglio non eletto da nessuno, fu approvata la condanna a morte del nostro Paese detta 'Fiscal Compact'. La solita parola inglese che da' spessore intellettuale a chi la usa e che non fa capire di che si tratta", osserva.
"Con il Fiscal Compact il nostro (?) Paese si e' impegnato ad assestare il rapporto debito/Pil al 60% in linea con gli accordi di Maastricht del 1992. Allora l'Italia, che viaggiava al disopra del 100% di debito/Pil, fu esentata insieme al Belgio pur sapendo che l'obiettivo 60% era irrealizzabile. Nel 1992 era necessario che l'Italia entrasse nella UE e che in seguito adottasse l'euro. Ora la UE non puo' piu' fare sconti e il motivo e' il nostro debito pubblico", prosegue il post. "In questi anni gli Stati europei hanno accumulato fino a 1.000 miliardi di titoli italiani, ora in discesa perche' ricomprati dall'estero in quantita' enormi dalle nostre banche con il meccanismo dell'LTRO, in cui prestiamo i soldi alla BCE che li presta alle banche italiane per ricomprare il nostro debito. Geni, si riportano la spazzatura a casa con i soldi dello Stato - si legge ancora - A fine 2013 il rapporto debito/Pil ha raggiunto il 132,6%, il piu' alto dal 1990. Il rapporto ha un andamento quasi esponenziale, nel 2012 era del 127%. Il nostro debito pubblico marcia ad aumenti di 100/120 miliardi in piu' all'anno e ha superato i 2.100 miliardi e il Pil e' caduto di nove punti dal 2008". (AGI) .
Consegnerebbe l'Italia alla miseria con tagli neppure immaginabili alla spesa sociale, dalla scuola alla sanita', e ucciderebbe ogni possibilita' di ripresa. Il Fiscal Compact lo ha firmato il signor Rigor Montis e lo ha ratificato il parlamento delle larghe intese che lo ha sostenuto". Il Fiscal Compact "lo paghino Berlusconi, il pdexmenoelle, Napolitano e Monti se vogliono. Il M5S lo cancellera'", conclude.
"Le cose importanti in Italia le decidono quattro gatti nelle loro segrete stanze senza coinvolgere i cittadini", scrive Beppe Grillo sul blog.
"Il 19 luglio 2012 con il governo di Rigor Montis, presidente del Consiglio non eletto da nessuno, fu approvata la condanna a morte del nostro Paese detta 'Fiscal Compact'. La solita parola inglese che da' spessore intellettuale a chi la usa e che non fa capire di che si tratta", osserva.
"Con il Fiscal Compact il nostro (?) Paese si e' impegnato ad assestare il rapporto debito/Pil al 60% in linea con gli accordi di Maastricht del 1992. Allora l'Italia, che viaggiava al disopra del 100% di debito/Pil, fu esentata insieme al Belgio pur sapendo che l'obiettivo 60% era irrealizzabile. Nel 1992 era necessario che l'Italia entrasse nella UE e che in seguito adottasse l'euro. Ora la UE non puo' piu' fare sconti e il motivo e' il nostro debito pubblico", prosegue il post. "In questi anni gli Stati europei hanno accumulato fino a 1.000 miliardi di titoli italiani, ora in discesa perche' ricomprati dall'estero in quantita' enormi dalle nostre banche con il meccanismo dell'LTRO, in cui prestiamo i soldi alla BCE che li presta alle banche italiane per ricomprare il nostro debito. Geni, si riportano la spazzatura a casa con i soldi dello Stato - si legge ancora - A fine 2013 il rapporto debito/Pil ha raggiunto il 132,6%, il piu' alto dal 1990. Il rapporto ha un andamento quasi esponenziale, nel 2012 era del 127%. Il nostro debito pubblico marcia ad aumenti di 100/120 miliardi in piu' all'anno e ha superato i 2.100 miliardi e il Pil e' caduto di nove punti dal 2008". (AGI) .