BARI - Il capogruppo del Pdl-FI Ignazio Zullo ha chiesto al presidente della terza Commissione consiliare di convocare in audizione l’assessore alle Politiche della salute Elena Gentile, per “relazionare sul Documento di Indirizzo Economico Funzionale del Servizio sanitario regionale approvato con deliberazione di Giunta nel dicembre 2013, considerate le preoccupanti ricadute regressive per il SSR”.
Di seguito il testo della richiesta.
“Sig. Presidente, la Giunta Regionale con Deliberazione n° 2582 del 30/12/2013 ha approvato il Documento di Indirizzo Economico Funzionale del Servizio Sanitario Regionale ha previsto che “per gli anni 2014 e 2015 le ASL, le Aziende Ospedaliere Universitarie e gli IRCCS pubblici, non possono utilizzare risorse correnti riferite ai Livelli Essenziali di Assistenza per l’acquisto di cespiti,manutenzioni straordinarie o altre spese di natura in conto capitale, salvo quanto necessario ed urgente al fine di garantire la non interruzione di servizio e comunque previa adozione di una Deliberazione del Direttore Generale, nonché previa verifica condotta presso gli Uffici Regionali competenti sulla eventuale disponibilità di altre risorse comunitarie e nazionali riservate per investimenti in conto capitale, comunque entro il 50% dei costi sostenuti nel 2012 a medesimo titolo (c.d. acquisti cespiti con risorse proprie).
Un indirizzo di portata ampiamente regressiva in un comparto, la sanità, che fonda il miglioramento della qualità delle cure e il contenimento dei costi sanitari sull’investimento e sull’innovazione tecnologica nonché sui tempi.
Ancor più inaccettabile è la logica di un indirizzo uniforme per tutte le Aziende indipendentemente dalla spesa sostenuta da ciascuna nel 2012 e indipendentemente dai programmi avviati in direzione delle conversioni, del potenziamento della medicina distrettuale o altro.
Avremmo anche potuto comprendere che l’obbiettivo fosse calibrato sulla base di una valutazione puntuale effettuata Azienda per Azienda con obbiettivi specifici individuati per ciascuna Azienda ma la logica dei tagli lineari tanto spesso, anzi sempre, rimproverata dall’Assessore Gentile e dal Presidente Vendola ai Governi nazionali succedutisi dal 2005 e riprodotta in quel provvedimento non possiamo proprio accettarla per il bene della Puglia e dei pugliesi.
Ciò stante, La prego di convocare in audizione in Commissione l’Assessore Gentile affinché possa relazionare sulle analisi effettuate per addivenire a simili indirizzi, sull’entità della spesa de quo effettuata Azienda per Azienda nel 2012, sui programmi di investimento già avviati o in itinere e non completati con riferimento all’anno 2012 affinchè si possa valutare la coerenza e l’appropriatezza dell’obbiettivo di spesa assegnato ai Direttori Generali perché siamo fortemente preoccupati delle ricadute negative ai danni del Servizio Sanitario Regionale della Puglia e della salute degli assistiti.
Certo di un pronto accoglimento, Le porgo cordiali saluti”.
Di seguito il testo della richiesta.
“Sig. Presidente, la Giunta Regionale con Deliberazione n° 2582 del 30/12/2013 ha approvato il Documento di Indirizzo Economico Funzionale del Servizio Sanitario Regionale ha previsto che “per gli anni 2014 e 2015 le ASL, le Aziende Ospedaliere Universitarie e gli IRCCS pubblici, non possono utilizzare risorse correnti riferite ai Livelli Essenziali di Assistenza per l’acquisto di cespiti,manutenzioni straordinarie o altre spese di natura in conto capitale, salvo quanto necessario ed urgente al fine di garantire la non interruzione di servizio e comunque previa adozione di una Deliberazione del Direttore Generale, nonché previa verifica condotta presso gli Uffici Regionali competenti sulla eventuale disponibilità di altre risorse comunitarie e nazionali riservate per investimenti in conto capitale, comunque entro il 50% dei costi sostenuti nel 2012 a medesimo titolo (c.d. acquisti cespiti con risorse proprie).
Un indirizzo di portata ampiamente regressiva in un comparto, la sanità, che fonda il miglioramento della qualità delle cure e il contenimento dei costi sanitari sull’investimento e sull’innovazione tecnologica nonché sui tempi.
Ancor più inaccettabile è la logica di un indirizzo uniforme per tutte le Aziende indipendentemente dalla spesa sostenuta da ciascuna nel 2012 e indipendentemente dai programmi avviati in direzione delle conversioni, del potenziamento della medicina distrettuale o altro.
Avremmo anche potuto comprendere che l’obbiettivo fosse calibrato sulla base di una valutazione puntuale effettuata Azienda per Azienda con obbiettivi specifici individuati per ciascuna Azienda ma la logica dei tagli lineari tanto spesso, anzi sempre, rimproverata dall’Assessore Gentile e dal Presidente Vendola ai Governi nazionali succedutisi dal 2005 e riprodotta in quel provvedimento non possiamo proprio accettarla per il bene della Puglia e dei pugliesi.
Ciò stante, La prego di convocare in audizione in Commissione l’Assessore Gentile affinché possa relazionare sulle analisi effettuate per addivenire a simili indirizzi, sull’entità della spesa de quo effettuata Azienda per Azienda nel 2012, sui programmi di investimento già avviati o in itinere e non completati con riferimento all’anno 2012 affinchè si possa valutare la coerenza e l’appropriatezza dell’obbiettivo di spesa assegnato ai Direttori Generali perché siamo fortemente preoccupati delle ricadute negative ai danni del Servizio Sanitario Regionale della Puglia e della salute degli assistiti.
Certo di un pronto accoglimento, Le porgo cordiali saluti”.
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