di Andrea Stano - Giornata numero 30 di campionato, ultimo turno infrasettimanale della stagione; ormai siamo in dirittura d’arrivo per la conclusione della serie A 2013/14.
Trai match più allettanti della serata si distingue quello del Franchi tra Fiorentina e Milan.
All’andata i toscani esorcizzarono il diavolo vincendo 2 a 0 a San Siro grazie alle reti di Vargas e Borja Valero. Questa sera finisce con lo stesso risultato ma a favore degli uomini allenati da Clarence Seedorf. Decidono le reti di Mexes e Balotelli. Moltissime assenze nell’una e nell’altra parte.
I viola devono fare i conti con un attacco decimato; le due bocche di fuoco più pericolose, Rossi e Gomez, sono entrambi fuori gioco. Indisponibili anche Vargas e Pizarro, quest’ultimo colpito da una lombosciatalgia. A centrocampo gioca Massimo Ambrosini, già capitano rossonero, ex di turno della gara come del resto Alessandro Matri.
Nel Milan sventure dopo sventure; è il terzo annus horribilis in quanto a infortuni. Per il club di via Aldo Rossi non c’è mai pace. Seedorf è costretto a rinunciare al migliore dei suoi, Mattia De Sciglio, infortunio che si aggiunge a quello di Ignazio Abate. Perdipiù Poli, trai più brillanti nelle ultime uscite, è assente per squalifica. In attacco si rivede Taarabt al fianco di Kakà e Honda dietro all’unica punta, Mario Balotelli. Arbitra Orsato di Vicenza.
La prima occasione è per il Milan ma Honda, al terzo minuto, cicca incredibilmente il pallone offertogli da Taarabt. Certo è che il giapponese fa di tutto per complicare la sua avventura con la maglia milanista.
Gara godibile, al settimo Matri, solo in area di rigore di testa non inquadra la porta. Al 23’ il Milan passa in vantaggio con Mexes che si avventa sulla respinta poco pulita di Neto sul calcio di punizione di Balotelli.
La Fiorentina non ci sta e ci prova con Cuadrado che manda a spasso Kakà e conclude in porta ma Rami, ben appostato, devia in corner.
La manovra dei padroni di casa è insolitamente farraginosa, in compenso il Milan non riesce a sfruttare le ripartente, complice uno statico Balotelli. Gli unici sprazzi di classe li regala Taarabt che, tuttavia, non trova adeguati sodali con i quali poter dialogare.
Sul finale del primo tempo lo stesso marocchino e Muntari (servito da un inconcludente Honda) sfiorano la rete del raddoppio. 1 a 0 tutto sommato meritato per i rossoneri autori, finora, di una prova convincente.
Clamorosa occasione sul nascere della ripresa per la Viola. Ancora Matri lasciato colpevolmente smarcato in area di rigore incorna il pallone spedendolo fuori divorandosi un gol fatto.
Fiorentina ora più pericolosa e propositiva.
Al sesto gran lavoro sulla fascia di Balotelli che pesca Taarabt a rimorchio ma l’ex Fulham spedisce alto sopra la traversa.
Al 19esimo punizione dal limite per il Milan; se ne occupa Mario Balotelli che compie un prodigio alla Pirlo realizzando il 2 a 0.
Fiorentina lenta e prevedibile, risente della partita visibilmente sotto tono di Borja Valero. E’ una novità vedere lo spagnolo sbagliare così tante aperture e verticalizzazioni. Trai più ispirati c’è senza dubbio Cuadrado che occasiona molti cartellini gialli tra le file degli avversari.
Girandola di cambi nella Fiorentina con Matos e Wolski che rilevano Tomovic e Joaquin ma oramai il risultato è compromesso e il Milan, dopo tre sconfitte e un pareggio, ritorna alla vittoria in un campo ostico come quello di Firenze.
Ora Seedorf deve esigere conferme dai suoi uomini dopo le ultime due gare disputate positivamente contro Lazio e Fiorentina dimostrando a San Siro, domenica prossima contro il Chievo, di meritarsi la panchina rossonera.
Dice virtualmente addio al terzo posto e, quindi, alla Champions la squadra di Montella ora a dieci lunghezze dal Napoli dilagante questa sera a Catania.
Curiosità: Galliani in giornata è stato accolto benevolmente dai tifosi fiorentini durante una passeggiata in città dopo le aspre polemiche della passata stagione.
I rapporti tra la società toscana e quella meneghina sembrano essere tornati quelli di un tempo, con vicendevole stima e rispetto reciproco.
Trai match più allettanti della serata si distingue quello del Franchi tra Fiorentina e Milan.
All’andata i toscani esorcizzarono il diavolo vincendo 2 a 0 a San Siro grazie alle reti di Vargas e Borja Valero. Questa sera finisce con lo stesso risultato ma a favore degli uomini allenati da Clarence Seedorf. Decidono le reti di Mexes e Balotelli. Moltissime assenze nell’una e nell’altra parte.
I viola devono fare i conti con un attacco decimato; le due bocche di fuoco più pericolose, Rossi e Gomez, sono entrambi fuori gioco. Indisponibili anche Vargas e Pizarro, quest’ultimo colpito da una lombosciatalgia. A centrocampo gioca Massimo Ambrosini, già capitano rossonero, ex di turno della gara come del resto Alessandro Matri.
Nel Milan sventure dopo sventure; è il terzo annus horribilis in quanto a infortuni. Per il club di via Aldo Rossi non c’è mai pace. Seedorf è costretto a rinunciare al migliore dei suoi, Mattia De Sciglio, infortunio che si aggiunge a quello di Ignazio Abate. Perdipiù Poli, trai più brillanti nelle ultime uscite, è assente per squalifica. In attacco si rivede Taarabt al fianco di Kakà e Honda dietro all’unica punta, Mario Balotelli. Arbitra Orsato di Vicenza.
La prima occasione è per il Milan ma Honda, al terzo minuto, cicca incredibilmente il pallone offertogli da Taarabt. Certo è che il giapponese fa di tutto per complicare la sua avventura con la maglia milanista.
Gara godibile, al settimo Matri, solo in area di rigore di testa non inquadra la porta. Al 23’ il Milan passa in vantaggio con Mexes che si avventa sulla respinta poco pulita di Neto sul calcio di punizione di Balotelli.
La Fiorentina non ci sta e ci prova con Cuadrado che manda a spasso Kakà e conclude in porta ma Rami, ben appostato, devia in corner.
La manovra dei padroni di casa è insolitamente farraginosa, in compenso il Milan non riesce a sfruttare le ripartente, complice uno statico Balotelli. Gli unici sprazzi di classe li regala Taarabt che, tuttavia, non trova adeguati sodali con i quali poter dialogare.
Sul finale del primo tempo lo stesso marocchino e Muntari (servito da un inconcludente Honda) sfiorano la rete del raddoppio. 1 a 0 tutto sommato meritato per i rossoneri autori, finora, di una prova convincente.
Clamorosa occasione sul nascere della ripresa per la Viola. Ancora Matri lasciato colpevolmente smarcato in area di rigore incorna il pallone spedendolo fuori divorandosi un gol fatto.
Fiorentina ora più pericolosa e propositiva.
Al sesto gran lavoro sulla fascia di Balotelli che pesca Taarabt a rimorchio ma l’ex Fulham spedisce alto sopra la traversa.
Al 19esimo punizione dal limite per il Milan; se ne occupa Mario Balotelli che compie un prodigio alla Pirlo realizzando il 2 a 0.
Fiorentina lenta e prevedibile, risente della partita visibilmente sotto tono di Borja Valero. E’ una novità vedere lo spagnolo sbagliare così tante aperture e verticalizzazioni. Trai più ispirati c’è senza dubbio Cuadrado che occasiona molti cartellini gialli tra le file degli avversari.
Girandola di cambi nella Fiorentina con Matos e Wolski che rilevano Tomovic e Joaquin ma oramai il risultato è compromesso e il Milan, dopo tre sconfitte e un pareggio, ritorna alla vittoria in un campo ostico come quello di Firenze.
Ora Seedorf deve esigere conferme dai suoi uomini dopo le ultime due gare disputate positivamente contro Lazio e Fiorentina dimostrando a San Siro, domenica prossima contro il Chievo, di meritarsi la panchina rossonera.
Dice virtualmente addio al terzo posto e, quindi, alla Champions la squadra di Montella ora a dieci lunghezze dal Napoli dilagante questa sera a Catania.
Curiosità: Galliani in giornata è stato accolto benevolmente dai tifosi fiorentini durante una passeggiata in città dopo le aspre polemiche della passata stagione.
I rapporti tra la società toscana e quella meneghina sembrano essere tornati quelli di un tempo, con vicendevole stima e rispetto reciproco.