BARI - Il “Treno della Memoria 2014”, non su rotaie ma in pullman: 24 ore per raggiungere dalla Puglia i luoghi dell’Olocausto in Polonia. È durato dal 12 al 18 febbraio, andata e ritorno compresi, l’itinerario di studio di seicento studentesse e studenti, a Cracovia e nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. “Non una gita scolastica, ma un percorso di impegno che vi renderà testimoni di pace”, ha detto il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, incontrando i ragazzi e i loro insegnanti, insieme all’assessore Guglielmo Minervini, in un momento di riflessione a conclusione della nuova edizione del progetto. Organizzato dall’associazione Terra del Fuoco Mediterranea, nel quadro del programma regionale Bollenti Spiriti, il “Treno” porta dal 2005 migliaia di giovani pugliesi a “vedere, conoscere e pensare, con momenti di rielaborazione, attività nei gruppi educativi e fasi di testimonianza”.
“Avete compiuto un viaggio che vi avrà segnato ma certamente arricchito – ha osservato Introna – e che di fatto non si dovrà mai concludere, perché vi ha affidato il compito di operatori attivi di pace. Vi ha portato in Europa, una buona istituzione, nata dalle macerie e dalla violenza, ma tuttora incompiuta. In tanti hanno lavorato per costruire un’unione che non riesce però a fare quel salto di qualità che si attendeva. Non riusciamo ancora a creare quel grande Paese capace di esaltare la cultura dell’continente, che è nata nel Mediterraneo, bacino di saperi, culla della civiltà, e quindi è fortemente la nostra cultura”.
“Questa vostra esperienza che la Regione ha promosso e continuerà a promuovere – ha aggiunto il presidente del Consiglio – deve spingervi a creare una sempre più grande aggregazione, perché vi ha dimostrato il valore dello stare insieme e della fratellanza: la consapevolezza che occorre imparare dalle vicende storiche più negative e mortificanti, per far progredire l’umanità, nel rispetto delle differenze, delle religioni e delle condizioni degli altri”.
“Avete compiuto un viaggio che vi avrà segnato ma certamente arricchito – ha osservato Introna – e che di fatto non si dovrà mai concludere, perché vi ha affidato il compito di operatori attivi di pace. Vi ha portato in Europa, una buona istituzione, nata dalle macerie e dalla violenza, ma tuttora incompiuta. In tanti hanno lavorato per costruire un’unione che non riesce però a fare quel salto di qualità che si attendeva. Non riusciamo ancora a creare quel grande Paese capace di esaltare la cultura dell’continente, che è nata nel Mediterraneo, bacino di saperi, culla della civiltà, e quindi è fortemente la nostra cultura”.
“Questa vostra esperienza che la Regione ha promosso e continuerà a promuovere – ha aggiunto il presidente del Consiglio – deve spingervi a creare una sempre più grande aggregazione, perché vi ha dimostrato il valore dello stare insieme e della fratellanza: la consapevolezza che occorre imparare dalle vicende storiche più negative e mortificanti, per far progredire l’umanità, nel rispetto delle differenze, delle religioni e delle condizioni degli altri”.