Italicum, la Camera approva

ROMA - Alla Camera è arrivato alle 11,30 il voto finale sull'Italicum. La nuova legge elettorale passa con 365 sì, 156 no; 40 astenuti, 68 assenti. Ora la riforma va al Senato. Su Twitter l'esultanza del premier Matteo Renzi: "Grazie alle deputate e ai deputati.

Hanno dimostrato che possiamo davvero cambiare l'Italia. Politica 1-Disfattismo 0" ha scritto. Subito dopo la votazione, il M5S ha mostrato in aula cartelli di protesta, con le foto di Renzi e Berlusconi e la scritta "Condannati all'amore".

Niente preferenze nè quote rosa nella nuova legge elettorale frutto del patto tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.  Le deputate del Pd hanno annunciato battaglia al Senato.

"Hanno provato a mettere in discussione la mia leadership ma alla fine abbiamo vinto noi", commenta Renzi. "Le cose devono cambiare e io voglio il cambiamento", ha detto il presidente del Consiglio.

Martedì sera è passato l'articolo 1, il cuore della legge elettorale (323 voti favorevoli, 180 voti contrari e 4 astensioni). Si tratta della parte che contiene il premio di maggioranza e le soglie di sbarramento. Passa anche lo stralcio dell'articolo 2, per cui l'Italicum non vale per il Senato, ma solo per Montecitorio (voto contrario solo M5S e Sel). Respinto l'emendamento presentato da Pino Pisicchio e Pippo Civati che avrebbe introdotto il conflitto d'interessi come motivo di ineleggibilità per l'elezione alla Camera dei deputati. La proposta di modifica è stata respinta con 151 voti favorevoli, 316 contrari e 11 astenuti.