ROMA - L'Aula della Camera ha bocciato l'emendamento al testo dell'Italicum che mira ad introdurre le preferenze. L'emendamento, a prima firma La Russa, era stato precedentemente accantonato. Governo e commissione hanno dato parere contrario. Gia' nella seduta notturna di giovedi' scorso, l'Assemblea di Montecitorio aveva bocciato alcuni emendamenti sulle preferenze. Il voto di oggi conferma la tenuta del patto politico tra Renzi e Berlusconi, che non prevede le preferenze ma le liste bloccate con collegi plurinominali. Regge il patto sull'Italicum Renzi-Berlusconi, ma la maggioranza 'politica' che lo sostiene traballa e evita il passo falso per soli 35 voti. I voti favorevoli all'emendamento sulle preferenze sono stati infatti 264 contro i 299 contrari.
Bindi, liste bloccate inaccettabili
"Credo che le liste bloccate siano inaccettabili. Nella percezione dei cittadini, corrispondono al Porcellum". Lo ha detto Rosy Bindi conversando con i giornalisti a Montecitorio.
"L'ideale sarebbero i collegi uninominali con primarie obbligatorie per legge. Ma se non c'e' questa possibilita' non capisco perche', soprattutto dopo la bocciatura di ieri della norma anti discriminatoria, non si possa prendere in considerazione la doppia preferenza", ha aggiunto Bindi che poi ha ricordato: "Noi avevamo ritirato emendamenti", come quello sulla rappresentanza di genere e sulle preferenze, "che poi abbiamo ritirato perche' c'erano degli impegni che, poi, non sono stati rispettati".
Bindi, liste bloccate inaccettabili
"Credo che le liste bloccate siano inaccettabili. Nella percezione dei cittadini, corrispondono al Porcellum". Lo ha detto Rosy Bindi conversando con i giornalisti a Montecitorio.
"L'ideale sarebbero i collegi uninominali con primarie obbligatorie per legge. Ma se non c'e' questa possibilita' non capisco perche', soprattutto dopo la bocciatura di ieri della norma anti discriminatoria, non si possa prendere in considerazione la doppia preferenza", ha aggiunto Bindi che poi ha ricordato: "Noi avevamo ritirato emendamenti", come quello sulla rappresentanza di genere e sulle preferenze, "che poi abbiamo ritirato perche' c'erano degli impegni che, poi, non sono stati rispettati".