GRAVINA IN PUGLIA (BA) - Dopo la sacra rappresentazione del presepe vivente, svoltasi il 6 gennaio nel fantastico scenario dell’habitat rupestre che caratterizza il torrente “gravina” nel tratto che costeggia la città e che ha richiamato a Gravina centinaia di visitatori, grazie all’unicità dell’evento, i parrocchiani del Santuario Madonna delle Grazie, carichi ancora di adrenalina e voglia di intraprendere nuove iniziative hanno pensato di ridare vita ad un altro importante momento della vita religiosa cristiana, la Passio Christi.
Per quasi cinquant’anni, l’evento ideato dall’allora parroco Don Angelo Casino si era svolto nell’ambito di utenza parrocchiale. Quest’anno, invece, il parroco Don Giovanni Bruno, spinto e sorretto dal gruppo dei suoi parrocchiani, ha voluto trasformare la manifestazione in un appuntamento cittadino che coinvolga un maggior numero di persone provenienti non solo dalla stessa Gravina ma anche dalle zone limitrofe, proprio come è accaduto con il presepe vivente.
Marisa Sornatale, la portavoce del gruppo dei fedeli racconta: “Ago e filo alla mano abbiamo realizzato i costumi per i popolani, i soldati, Erode, Pilato, sua moglie e le sue serve, i Sommi Sacerdoti, i Sacerdoti del tempio, gli Apostoli, la Veronica e la Maddalena, il Cireneo, Giuseppe d’Arimatea, Cristo e la personificazione della tentazione con estrema attenzione dei dettagli. Abbiamo svolto ricerche storiografiche per rappresentare in maniera più veritiera possibile quanto accaduto in passato”
I parrocchiani hanno voluto, infatti, rivisitare la rappresentazione passata in modo più ricercato e reale a partire dagli indumenti e per finire con la location e la veritiera rappresentazione dei fatti.
A giorni, la Parrocchia renderà pubblica la data e la location dell’evento assolutamente da non perdere.
Per quasi cinquant’anni, l’evento ideato dall’allora parroco Don Angelo Casino si era svolto nell’ambito di utenza parrocchiale. Quest’anno, invece, il parroco Don Giovanni Bruno, spinto e sorretto dal gruppo dei suoi parrocchiani, ha voluto trasformare la manifestazione in un appuntamento cittadino che coinvolga un maggior numero di persone provenienti non solo dalla stessa Gravina ma anche dalle zone limitrofe, proprio come è accaduto con il presepe vivente.
Marisa Sornatale, la portavoce del gruppo dei fedeli racconta: “Ago e filo alla mano abbiamo realizzato i costumi per i popolani, i soldati, Erode, Pilato, sua moglie e le sue serve, i Sommi Sacerdoti, i Sacerdoti del tempio, gli Apostoli, la Veronica e la Maddalena, il Cireneo, Giuseppe d’Arimatea, Cristo e la personificazione della tentazione con estrema attenzione dei dettagli. Abbiamo svolto ricerche storiografiche per rappresentare in maniera più veritiera possibile quanto accaduto in passato”
I parrocchiani hanno voluto, infatti, rivisitare la rappresentazione passata in modo più ricercato e reale a partire dagli indumenti e per finire con la location e la veritiera rappresentazione dei fatti.
A giorni, la Parrocchia renderà pubblica la data e la location dell’evento assolutamente da non perdere.