LECCE - Ancora una storia di droga dal Salento. Un odontoiatra 38enne, originario di Brescia ma residente nel Salento, che nella sua casa al mare a Morciano di Leuca ha creato una serra per la coltivazione di marijuana, e' stato arrestato dai carabinieri.
L'uomo e' accusato di coltivazione, produzione e detenzione di stupefacente finalizzato allo spaccio. Nella sua abitazione i militari hanno trovato un vero e proprio laboratorio artigianale per la coltivazione della sostanza stupefacente, con una serra suddivisa in stanze, ognuna delle quali destinata ad una parte del processo di coltivazione. Nel bagno erano riposte quattro piante di cannabis alte circa 120 centimetri in efflorescenza, riscaldate da una lampada da serra e ventilate da un condizionatore da camera, entrambi collegati ad un timer.
In un lavabo adiacente al bagno, invece, vi erano le foglie in essiccazione ed un innaffiatoio a vaporizzazione. Nella camera da letto, dentro un porta abiti, vi erano sei piante appese per l'essiccazione. Tutti i locali erano dotati di lampade, condizionatori e timer utilizzati per creare le condizioni ottimali di umidita' e temperatura per la coltivazione e l'essicazione della marijuana. L'odontoiatra e' stato posto agli arresti domiciliari a disposizione del sostituto procuratore di turno, Elsa Valeria Mignone.
L'uomo e' accusato di coltivazione, produzione e detenzione di stupefacente finalizzato allo spaccio. Nella sua abitazione i militari hanno trovato un vero e proprio laboratorio artigianale per la coltivazione della sostanza stupefacente, con una serra suddivisa in stanze, ognuna delle quali destinata ad una parte del processo di coltivazione. Nel bagno erano riposte quattro piante di cannabis alte circa 120 centimetri in efflorescenza, riscaldate da una lampada da serra e ventilate da un condizionatore da camera, entrambi collegati ad un timer.
In un lavabo adiacente al bagno, invece, vi erano le foglie in essiccazione ed un innaffiatoio a vaporizzazione. Nella camera da letto, dentro un porta abiti, vi erano sei piante appese per l'essiccazione. Tutti i locali erano dotati di lampade, condizionatori e timer utilizzati per creare le condizioni ottimali di umidita' e temperatura per la coltivazione e l'essicazione della marijuana. L'odontoiatra e' stato posto agli arresti domiciliari a disposizione del sostituto procuratore di turno, Elsa Valeria Mignone.