MILANO - Dopo l'ennesima débacle in Campionato, l'ennesimo macigno si abbatte sul Milan. Perché le parole di Paolo Maldini, uno che non concede interviste troppo spesso, pesano parecchio.
L'ex bandiera rossonera sceglie la Gazzetta dello Sport per sparare a zero sull'attuale dirigenza, condizionato proprio dalla stagione fallimentare del club meneghino. Questo è quanto confidato alla giornalista Fabiana Della Valle: "Hanno distrutto il mio Milan e questo mi fa impazzire. Provo rabbia e delusione. Mi fa male vedere che stanno buttando quanto costruito con fatica in 10 anni. Galliani si sente onnipotente. Barbara mi ha chiamato, dovevo diventareil successore di Galliani, ma poi non ho sentito più nessuno...".
Il 45enne boccia completamente la stagione del Diavolo, ma assolve l'allenatore, suo ex compagno di squadra: "Non esiste un progetto. Seedorf non ha colpe, c'è però il rischio che si bruci".
Anche i giudizi su Mario Balotelli e Silvio Berlusconi non sono troppo gentili: "SuperMario? Non è un campione. Credo che alla Juve, una squadra dove esiste un progetto ben preciso, farebbe il salto di qualità . Il presidente onorario? Si capisce che non è molto coinvolto".
L'ex bandiera rossonera sceglie la Gazzetta dello Sport per sparare a zero sull'attuale dirigenza, condizionato proprio dalla stagione fallimentare del club meneghino. Questo è quanto confidato alla giornalista Fabiana Della Valle: "Hanno distrutto il mio Milan e questo mi fa impazzire. Provo rabbia e delusione. Mi fa male vedere che stanno buttando quanto costruito con fatica in 10 anni. Galliani si sente onnipotente. Barbara mi ha chiamato, dovevo diventareil successore di Galliani, ma poi non ho sentito più nessuno...".
Il 45enne boccia completamente la stagione del Diavolo, ma assolve l'allenatore, suo ex compagno di squadra: "Non esiste un progetto. Seedorf non ha colpe, c'è però il rischio che si bruci".
Anche i giudizi su Mario Balotelli e Silvio Berlusconi non sono troppo gentili: "SuperMario? Non è un campione. Credo che alla Juve, una squadra dove esiste un progetto ben preciso, farebbe il salto di qualità . Il presidente onorario? Si capisce che non è molto coinvolto".