BARI - Lettera aperta del vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio al segretario del PD Michele Emiliano.
Di seguito il testo della lettera.
“Caro segretario,
dopo i fuochi d’artificio del congresso regionale, e io ti auguro un proficuo lavoro, è tempo di occuparsi della Puglia e della vita concreta dei pugliesi.
Vengo subito al punto: in questi giorni sono stati resi i dati drammatici sulla disoccupazione giovanile in Puglia e non sono mancate, secondo i peggiori riti della politica, le note dolenti e accorate per il disagio che attraversa migliaia di famiglie.
Il lavoro, dunque. E le attese di tantissimi giovani pugliesi che attendono quasi come un evento soprannaturale l’opportunità di concorrere ai pochissimi concorsi pubblici.
E qui c’è il caso concreto della Puglia: nelle settimane scorse è stata pubblicata la delibera della giunta regionale (n. 7/2014) che avvia la procedura per la copertura di 200 posti di lavoro in Regione; duecento opportunità per migliaia di disoccupati, una cifra importante che susciterà attese e speranze in tante famiglie.
Il rischio però, caro segretario, è che il concorso sia semplicemente fasullo e che con una serie di trucchetti burocratici si proceda non a scegliere i migliori ma a dare sicurezza a chi, non so attraverso quali meccanismi, ha contratti a tempo determinato con la regione.
Chiedo: è questa la linea del Pd e del centrosinistra?
Perché chiamare “concorso” e suscitare grandi speranze per una procedura che assegna già in partenza un punteggio aggiuntivo a chi lavora temporaneamente in Regione e consentire ai dipendenti regionali di saltare tutte le selezioni e accedere direttamente alle prove scritte?
E che senso hanno di fronte a questi pasticci parole come trasparenza, diritti, merito?
Né ci si venga a srotolare commi e accidenti vari per affermare che ciò non è vietato oppure, peggio ancora, che questa è la prassi consolidata.
Per chi è di sinistra e vuole cambiare verso alle cose c’è un principio di giustizia sociale irrinunciabile: dare a tutti le stesse opportunità, premiare chi è capace e merita e non chi si è trovato al posto giusto e con gli amici giusti.
Sarebbe un bel gesto, caro segretario, se il tuo primo atto politico fosse rivolto non a coloro che cercano voti ma a quei giovani laureati che sperano in una politica seria e che non chiedono altro che di essere valutati per quello che sono in grado di dare.
Questo concretamente significa chiedere, e far chiedere ai consiglieri del PD, il ritiro della delibera e un nuovo atto improntato alla trasparenza e alle eguali opportunità per tutti i giovani pugliesi.
Io penso che questo è il dovere cui deve assolvere il principale partito della Puglia. Ma, naturalmente, è una decisione che spetta a te”.
Concorso con il trucco? Negro: Gravi le affermazioni di Maniglio - “Le affermazioni del collega Antonio Maniglio, contenute in una lettera aperta indirizzata al segretario regionale Pd Michele Emiliano, a proposito di un concorso per la copertura di 200 posti di lavoro, appaiono gravi e pesanti e meritano un approfondimento nelle sedi istituzionali. Sull’argomento chiediamo che l’assessore al Personale sia audito con urgenza nella apposita Commissione”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, commentando le dichiarazioni del consigliere Maniglio a proposito di possibili “trucchetti burocratici” utilizzati in un bando di concorso pubblico per l’assunzione di 200 unità lavorative che favorirebbero solo coloro che hanno già contratti a tempo determinato con la Regione Puglia.
“Ci sono una serie di questioni che ci lasciano perplessi e sbalorditi, a cominciare dal fatto che il vice-presidente del Consiglio regionale senta il bisogno di scrivere al suo segretario e non affronti la questione nelle apposite sedi istituzionali”, ha sottolineato il capogruppo Udc. “Se le accuse del consigliere Maniglio dovessero trovare conferma saremmo di fronte ad una gestione poco chiara della cosa pubblica. Per questo occorre fare chiarezza in tempi brevi, sia per evitare che si ingenerino false speranze in migliaia di giovani pugliesi in cerca di occupazione, sia perché l’assenza di quella trasparenza, sempre propagandata e poco praticata dall’attuale governo regionale, genera ulteriore sfiducia nella classe politica. Ci convinciamo sempre più che ormai questa maggioranza sia al capolinea – ha concluso il presidente Negro – e che bisogna iniziare a pensare ad un’alternativa per il 2015, indicando al più presto una nuova coalizione di governo che abbia a cuore realmente le sorti della Puglia e ridia speranza ai pugliesi”.
Di seguito il testo della lettera.
“Caro segretario,
dopo i fuochi d’artificio del congresso regionale, e io ti auguro un proficuo lavoro, è tempo di occuparsi della Puglia e della vita concreta dei pugliesi.
Vengo subito al punto: in questi giorni sono stati resi i dati drammatici sulla disoccupazione giovanile in Puglia e non sono mancate, secondo i peggiori riti della politica, le note dolenti e accorate per il disagio che attraversa migliaia di famiglie.
Il lavoro, dunque. E le attese di tantissimi giovani pugliesi che attendono quasi come un evento soprannaturale l’opportunità di concorrere ai pochissimi concorsi pubblici.
E qui c’è il caso concreto della Puglia: nelle settimane scorse è stata pubblicata la delibera della giunta regionale (n. 7/2014) che avvia la procedura per la copertura di 200 posti di lavoro in Regione; duecento opportunità per migliaia di disoccupati, una cifra importante che susciterà attese e speranze in tante famiglie.
Il rischio però, caro segretario, è che il concorso sia semplicemente fasullo e che con una serie di trucchetti burocratici si proceda non a scegliere i migliori ma a dare sicurezza a chi, non so attraverso quali meccanismi, ha contratti a tempo determinato con la regione.
Chiedo: è questa la linea del Pd e del centrosinistra?
Perché chiamare “concorso” e suscitare grandi speranze per una procedura che assegna già in partenza un punteggio aggiuntivo a chi lavora temporaneamente in Regione e consentire ai dipendenti regionali di saltare tutte le selezioni e accedere direttamente alle prove scritte?
E che senso hanno di fronte a questi pasticci parole come trasparenza, diritti, merito?
Né ci si venga a srotolare commi e accidenti vari per affermare che ciò non è vietato oppure, peggio ancora, che questa è la prassi consolidata.
Per chi è di sinistra e vuole cambiare verso alle cose c’è un principio di giustizia sociale irrinunciabile: dare a tutti le stesse opportunità, premiare chi è capace e merita e non chi si è trovato al posto giusto e con gli amici giusti.
Sarebbe un bel gesto, caro segretario, se il tuo primo atto politico fosse rivolto non a coloro che cercano voti ma a quei giovani laureati che sperano in una politica seria e che non chiedono altro che di essere valutati per quello che sono in grado di dare.
Questo concretamente significa chiedere, e far chiedere ai consiglieri del PD, il ritiro della delibera e un nuovo atto improntato alla trasparenza e alle eguali opportunità per tutti i giovani pugliesi.
Io penso che questo è il dovere cui deve assolvere il principale partito della Puglia. Ma, naturalmente, è una decisione che spetta a te”.
Concorso con il trucco? Negro: Gravi le affermazioni di Maniglio - “Le affermazioni del collega Antonio Maniglio, contenute in una lettera aperta indirizzata al segretario regionale Pd Michele Emiliano, a proposito di un concorso per la copertura di 200 posti di lavoro, appaiono gravi e pesanti e meritano un approfondimento nelle sedi istituzionali. Sull’argomento chiediamo che l’assessore al Personale sia audito con urgenza nella apposita Commissione”.
Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, commentando le dichiarazioni del consigliere Maniglio a proposito di possibili “trucchetti burocratici” utilizzati in un bando di concorso pubblico per l’assunzione di 200 unità lavorative che favorirebbero solo coloro che hanno già contratti a tempo determinato con la Regione Puglia.
“Ci sono una serie di questioni che ci lasciano perplessi e sbalorditi, a cominciare dal fatto che il vice-presidente del Consiglio regionale senta il bisogno di scrivere al suo segretario e non affronti la questione nelle apposite sedi istituzionali”, ha sottolineato il capogruppo Udc. “Se le accuse del consigliere Maniglio dovessero trovare conferma saremmo di fronte ad una gestione poco chiara della cosa pubblica. Per questo occorre fare chiarezza in tempi brevi, sia per evitare che si ingenerino false speranze in migliaia di giovani pugliesi in cerca di occupazione, sia perché l’assenza di quella trasparenza, sempre propagandata e poco praticata dall’attuale governo regionale, genera ulteriore sfiducia nella classe politica. Ci convinciamo sempre più che ormai questa maggioranza sia al capolinea – ha concluso il presidente Negro – e che bisogna iniziare a pensare ad un’alternativa per il 2015, indicando al più presto una nuova coalizione di governo che abbia a cuore realmente le sorti della Puglia e ridia speranza ai pugliesi”.
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