Maratona di Roma, che emozione!
di Cosimo Ventafridda - Domenica 23 marzo ultimo scorso, oltre 14.000 persone (record per la manifestazione) hanno tagliato il traguardo della 20ma Edizione della Maratona di Roma.
Un piccolo plotone pacifico, festoso e come sempre gioioso, ma zuppo d’acqua (a causa delle pessime condizioni meteorologiche!), ha attraversato le vie della “città eterna”.
La vittoria è andata all’etiope di turno (un diciannovenne di grandi promesse) che ha compiuto il suo giro per Roma (42 km e 195 mt) in appena 2 ore e 9 minuti! Ma non possiamo non annoverare il primo europeo e bianco a tagliare il traguardo cioè il nostro conterraneo dell’aeronautica militare Domenico Ricatti.
E’ da notare che il fenomeno della corsa in questi ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale. In ogni angolo d’ Italia c’è una piccola società sportiva che promuove il podismo innanzitutto come attività sociale e momento di incontro. Non tutti, però, sono in grado di correre una maratona. Anzi.
Tale distanza richiede non tanto, ovvero, non soltanto una adeguata preparazione fisica, ma soprattutto psichica. La maratona è affascinante: ti “costringe” a sfidare il tuo corpo, a superare i tuoi limiti e a vincere te stesso.
Sono necessari mesi di preparazione (dalle 12 alle 16 settimane di allenamento) per potervi partecipare ed avere una adeguata coscienza e conoscenza delle proprie capacità. Al termine di questo percorso, però, nonostante la stanchezza e magari anche qualche doloretto muscolare, la maratona consoliderà o farà crollare le tue certezze.
Personalmente ho cominciato lo scorso dicembre i miei allenamenti percorrendo circa 1000 km (poco più o quasi la distanza che separa Bari da Milano!). Un percorso che da tre anni a questa parte compio ogni inverno, per giungere in primavera pronto a vivere la mia personale avventura, come fosse la prima. Emil Zàtopek (pluricampione degli anni ‘50 sia a livello Olimpico che Mondiale) disse: “Se desideri vincere qualcosa corri 100 metri. Ma se desideri vivere un’esperienza, corri una maratona”.
La vittoria è andata all’etiope di turno (un diciannovenne di grandi promesse) che ha compiuto il suo giro per Roma (42 km e 195 mt) in appena 2 ore e 9 minuti! Ma non possiamo non annoverare il primo europeo e bianco a tagliare il traguardo cioè il nostro conterraneo dell’aeronautica militare Domenico Ricatti.
E’ da notare che il fenomeno della corsa in questi ultimi anni ha avuto una crescita esponenziale. In ogni angolo d’ Italia c’è una piccola società sportiva che promuove il podismo innanzitutto come attività sociale e momento di incontro. Non tutti, però, sono in grado di correre una maratona. Anzi.
Tale distanza richiede non tanto, ovvero, non soltanto una adeguata preparazione fisica, ma soprattutto psichica. La maratona è affascinante: ti “costringe” a sfidare il tuo corpo, a superare i tuoi limiti e a vincere te stesso.
Sono necessari mesi di preparazione (dalle 12 alle 16 settimane di allenamento) per potervi partecipare ed avere una adeguata coscienza e conoscenza delle proprie capacità. Al termine di questo percorso, però, nonostante la stanchezza e magari anche qualche doloretto muscolare, la maratona consoliderà o farà crollare le tue certezze.
Personalmente ho cominciato lo scorso dicembre i miei allenamenti percorrendo circa 1000 km (poco più o quasi la distanza che separa Bari da Milano!). Un percorso che da tre anni a questa parte compio ogni inverno, per giungere in primavera pronto a vivere la mia personale avventura, come fosse la prima. Emil Zàtopek (pluricampione degli anni ‘50 sia a livello Olimpico che Mondiale) disse: “Se desideri vincere qualcosa corri 100 metri. Ma se desideri vivere un’esperienza, corri una maratona”.
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