BRINDISI. Continuano gli eventi teatrali al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi: mercoledì 2 aprile, a partire dalle ore 20:30, sarà in scena sul palco Daniel Pennac, settantenne autore della saga più multietnica e premiata della letteratura francese anni Novanta (quattro milioni di copie vendute solo in Italia) con «un corps», romanzo pubblicato in Italia nel 2012.
Anche per questo appuntamento, la Fondazione del teatro attiva la promozione «Last minute». Il costo per chi acquista il biglietto (in tutti i settori della sala) il giorno dello spettacolo (apertura botteghino ore 11-13 e dalle 19.15) è di 10 € con disponibilità, fino a esaurimento, di venti posti.
Per quanto riguarda la trama, Lison rientra a casa dopo il funerale del padre e l’esecutore testamentario le consegna un pacco che il genitore, prima di morire, ha espressamente richiesto le venisse recapitato. Il lascito è un diario di bordo, un vero e proprio datario della crescita fisica, un memoriale che l’uomo ha tenuto dall’età di 12 anni fino alla sua morte, avvenuta a 87 anni. L’io narrante pone il suo corpo davanti al mondo e accompagna il lettore in un viaggio attraverso i sensi, legati al sentimento della vita e del tempo: la voce stridula della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violette, il sapore del caffè degli anni di guerra, il profumo della merenda povera a base di pane e mosto d’uva. È il viaggio di una vita, tra grandezze e miserie, camminate per i grandi boulevard di Parigi, dolori e gioie delle creature umane. Profumi, suoni e impressioni. Impulsi e percezioni.
Il corpo come unico termine di paragone. Il corpo come unità di misura di affinità e incompatibilità. Il corpo respira, comunica, prova dolore, si emoziona scoprendosi vulnerabile a se stesso e agli altri, non è soltanto un congegno meccanico ma un contenitore di storie e di racconti.
È a prima vista il più intimo dei diari, ma non appena ci si addentra nella narrazione, si scopre come questo giardino così segreto sia il più comune dei nostri territori. E così la lettura scorre naturale, come passaggio dal singolare al plurale, dal corpo del lettore al corpo del pubblico, quello, mercoledì prossimo, di Brindisi.
"Il corpo si esprime soltanto attraverso sorprese" osserva Daniel Pennac "Dalla nascita alla morte viviamo il rapporto con il nostro corpo scoprendo con sorpresa il suo linguaggio e le sue necessarie trasformazioni. Pensiamo alla sorpresa dei neonati quando vengono al mondo, come all’ultima grande sorpresa che è la morte, attesa per tutta la vita con curiosità. Tra questi due momenti il nostro corpo cambia incessantemente ed è come scoprire la vita attraverso le sue evoluzioni".
"Il titolo Journal d’un corps (“Storia di un corpo”)" spiega la regista Clara Bauer "dice esattamente cos’è il libro di Daniel Pennac: il diario che un uomo tiene degli stati successivi del suo corpo. Tutti i lettori (e le lettrici) vi ritrovano le proprie sensazioni più intime e riconoscono i propri ricordi più nascosti".
Alla fine dello spettacolo Daniel Pennac incontrerà e dialogherà con il pubblico.
L’appuntamento, esteso a tutti gli spettatori, è dedicato all’importanza di avvicinare i giovani al mondo della cultura: l’autore francese è un testimonial prestigioso e ideale per questa ‘scommessa’, alla luce anche della sua lunga e fortunata esperienza nella narrativa per ragazzi.
Il reading teatrale, in lingua francese con sopratitoli, fa parte degli interventi che mirano all’«Internazionalizzazione della scena pugliese», affidati dalla Regione Puglia al «Teatro Pubblico Pugliese» (PO FESR Puglia 2007-2013, Asse IV, Azione 4.3.2).
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.fondazionenuovoteatroverdi.it oppure telefonare ai numeri 0831229230 oppure 0831562554.
Anche per questo appuntamento, la Fondazione del teatro attiva la promozione «Last minute». Il costo per chi acquista il biglietto (in tutti i settori della sala) il giorno dello spettacolo (apertura botteghino ore 11-13 e dalle 19.15) è di 10 € con disponibilità, fino a esaurimento, di venti posti.
Per quanto riguarda la trama, Lison rientra a casa dopo il funerale del padre e l’esecutore testamentario le consegna un pacco che il genitore, prima di morire, ha espressamente richiesto le venisse recapitato. Il lascito è un diario di bordo, un vero e proprio datario della crescita fisica, un memoriale che l’uomo ha tenuto dall’età di 12 anni fino alla sua morte, avvenuta a 87 anni. L’io narrante pone il suo corpo davanti al mondo e accompagna il lettore in un viaggio attraverso i sensi, legati al sentimento della vita e del tempo: la voce stridula della madre anaffettiva, l’odore dell’amata tata Violette, il sapore del caffè degli anni di guerra, il profumo della merenda povera a base di pane e mosto d’uva. È il viaggio di una vita, tra grandezze e miserie, camminate per i grandi boulevard di Parigi, dolori e gioie delle creature umane. Profumi, suoni e impressioni. Impulsi e percezioni.
Il corpo come unico termine di paragone. Il corpo come unità di misura di affinità e incompatibilità. Il corpo respira, comunica, prova dolore, si emoziona scoprendosi vulnerabile a se stesso e agli altri, non è soltanto un congegno meccanico ma un contenitore di storie e di racconti.
È a prima vista il più intimo dei diari, ma non appena ci si addentra nella narrazione, si scopre come questo giardino così segreto sia il più comune dei nostri territori. E così la lettura scorre naturale, come passaggio dal singolare al plurale, dal corpo del lettore al corpo del pubblico, quello, mercoledì prossimo, di Brindisi.
"Il corpo si esprime soltanto attraverso sorprese" osserva Daniel Pennac "Dalla nascita alla morte viviamo il rapporto con il nostro corpo scoprendo con sorpresa il suo linguaggio e le sue necessarie trasformazioni. Pensiamo alla sorpresa dei neonati quando vengono al mondo, come all’ultima grande sorpresa che è la morte, attesa per tutta la vita con curiosità. Tra questi due momenti il nostro corpo cambia incessantemente ed è come scoprire la vita attraverso le sue evoluzioni".
"Il titolo Journal d’un corps (“Storia di un corpo”)" spiega la regista Clara Bauer "dice esattamente cos’è il libro di Daniel Pennac: il diario che un uomo tiene degli stati successivi del suo corpo. Tutti i lettori (e le lettrici) vi ritrovano le proprie sensazioni più intime e riconoscono i propri ricordi più nascosti".
Alla fine dello spettacolo Daniel Pennac incontrerà e dialogherà con il pubblico.
L’appuntamento, esteso a tutti gli spettatori, è dedicato all’importanza di avvicinare i giovani al mondo della cultura: l’autore francese è un testimonial prestigioso e ideale per questa ‘scommessa’, alla luce anche della sua lunga e fortunata esperienza nella narrativa per ragazzi.
Il reading teatrale, in lingua francese con sopratitoli, fa parte degli interventi che mirano all’«Internazionalizzazione della scena pugliese», affidati dalla Regione Puglia al «Teatro Pubblico Pugliese» (PO FESR Puglia 2007-2013, Asse IV, Azione 4.3.2).
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.fondazionenuovoteatroverdi.it oppure telefonare ai numeri 0831229230 oppure 0831562554.