di Luca Losito - Altra battuta d'arresto per il Milan di Seedorf, che continua ad accrescere le perplessità sulla sua tenuta. Non basta, infatti, il turnover a giustificare l'1-0 subito dall'Udinese meno attrezzata degli ultimi anni. I friulani hanno vinto sfruttando i grandi spazi lasciati dai rossoneri, che continuano a perseverare in un atteggiamento tattico discutibile. A Madrid, martedì, servirà decisamente qualcos'altro.
Pronti, via e ci vuole subito un miracolo di Abbiati per tenere in piedi un Milan bucato dall'esplosività di Pereyra. I rossoneri reagiscono, ma l'incornata di Pazzini non è precisa. Il numero 11 non è in giornata di grazia, e si ritrova davanti un ottimo Scuffet a dirgli di no più volte nel corso del primo tempo. Sull'altro versante, nonostante le occasioni non fiocchino, si percepisce comunque la pericolosità dei friulani. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti.
Nella ripresa il Milan continua a condurre le operazioni, pur faticando tantissimo in zona gol. Qualche altro buon intervento di Scuffet preserva lo 0-0 fino al minuto 67, quando i bianconeri prendono d'infilata la docile trequarti rossonera e scrivono con Di Natale l'1-0. Seedorf butta in mischia anche Balotelli, il quale però non trova l'acuto risolutore. Ai rossoneri manca il guizzo per rimettere le cose a posto, e al triplice fischio arriva l'ennesima sconfitta stagionale.
Un'annata da dimenticare, in tutti i sensi, che vivrà l'ultimo appuntamento importante martedì. Al Calderòn, con l'Atlético primo in Liga, ci si giocherà l'accesso ai quarti di Champions. Il pronostico, naturalmente, pende tutto dalla parte degli spagnoli, pur parsi in leggero calo nelle ultime uscite. I rossoneri dovranno cercare di sbancare Madrid, ma i presupposti non sembrano i migliori. Sterilità offensiva, fragilità difensiva. Questi i tratti attuali del Milan di Seedorf, per certi versi uno dei peggiori dell'era Berlusconi.
Pronti, via e ci vuole subito un miracolo di Abbiati per tenere in piedi un Milan bucato dall'esplosività di Pereyra. I rossoneri reagiscono, ma l'incornata di Pazzini non è precisa. Il numero 11 non è in giornata di grazia, e si ritrova davanti un ottimo Scuffet a dirgli di no più volte nel corso del primo tempo. Sull'altro versante, nonostante le occasioni non fiocchino, si percepisce comunque la pericolosità dei friulani. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti.
Nella ripresa il Milan continua a condurre le operazioni, pur faticando tantissimo in zona gol. Qualche altro buon intervento di Scuffet preserva lo 0-0 fino al minuto 67, quando i bianconeri prendono d'infilata la docile trequarti rossonera e scrivono con Di Natale l'1-0. Seedorf butta in mischia anche Balotelli, il quale però non trova l'acuto risolutore. Ai rossoneri manca il guizzo per rimettere le cose a posto, e al triplice fischio arriva l'ennesima sconfitta stagionale.
Un'annata da dimenticare, in tutti i sensi, che vivrà l'ultimo appuntamento importante martedì. Al Calderòn, con l'Atlético primo in Liga, ci si giocherà l'accesso ai quarti di Champions. Il pronostico, naturalmente, pende tutto dalla parte degli spagnoli, pur parsi in leggero calo nelle ultime uscite. I rossoneri dovranno cercare di sbancare Madrid, ma i presupposti non sembrano i migliori. Sterilità offensiva, fragilità difensiva. Questi i tratti attuali del Milan di Seedorf, per certi versi uno dei peggiori dell'era Berlusconi.