MOLFETTA (BA) - Nuovo caso di stalking nel barese. A Molfetta i carabinieri hanno arrestato un cittadino albanese di 30 anni ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una connazionale 36enne.
La storia ha avuto inizio diversi mesi fa, quando la donna denuncio' il suo persecutore. L'uomo, invaghitosi della 35enne casualmente conosciuta in treno, non rassegnandosi di fronte ai suoi rifiuti, gia' sposata e con figli, aveva cominciato a pedinarla, minacciarla, contattarla ad ogni ora del giorno e della notte con telefonate e messaggi.
Sulla base dei primi accertamenti eseguiti dai militari, la Procura di Trani, nel febbraio 2014, aveva emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Ma l'uomo ha violato piu' volte l'obbligo di non avvicinamento e cosi' i carabinieri, intervenuti su segnalazione della vittima, hanno quindi eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso dal giudice per le indagini preliminari di Trani.
La storia ha avuto inizio diversi mesi fa, quando la donna denuncio' il suo persecutore. L'uomo, invaghitosi della 35enne casualmente conosciuta in treno, non rassegnandosi di fronte ai suoi rifiuti, gia' sposata e con figli, aveva cominciato a pedinarla, minacciarla, contattarla ad ogni ora del giorno e della notte con telefonate e messaggi.
Sulla base dei primi accertamenti eseguiti dai militari, la Procura di Trani, nel febbraio 2014, aveva emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Ma l'uomo ha violato piu' volte l'obbligo di non avvicinamento e cosi' i carabinieri, intervenuti su segnalazione della vittima, hanno quindi eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso dal giudice per le indagini preliminari di Trani.
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