BARI - “Fuor di polemica, non condivido l’entusiasmo espresso dal sindaco di Corigliano Ada Fiore in merito alla lettera con la quale l’assessore Nicastro e i dirigenti Antonicelli e Campobasso aprono timidamente uno spiraglio sulla riconversione della assurda discarica sulla falda acquifera in contrada Scomunica. Voglio dire in maniera chiara a chi ha la responsabilità politica e amministrativa della gestione dei rifiuti a livello regionale che non basta fornire un generico indirizzo, o un auspicio, per lavarsene le mani rimandando tutto alla sede dell’Oga. Vogliamo atti ufficiali.
Da Piano dei rifiuti quella discarica dovrebbe servire ad accogliere in emergenza il biostabilizzato maturo di 46 comuni. Sei di questi comuni riescono a smaltire l’umido in maniera differenziata fuori provincia. Non si capisce dalla lettera dell’assessore Nicastro, né dalle intenzioni del presidente dell’Oga Paolo Perrone, dove andrà a finire l’umido dei restanti 40 comuni. Poi si parla di ospitarvi la frazione secca, che invece è destinata alla produzione di cdr a Cavallino. Idee generiche e nessun impegno effettivo, né da parte della Regione, né da parte dell’azienda proprietaria il cui responsabile si permette anche di ironizzare a mezzo stampa sulla riconversione dell’impianto. Un atteggiamento intollerabile.
Ecco perché non vedo in quella lettera nessuno spiraglio per cui valga la pena di esultare, anzi. Nessuno pensi di imbrogliare.
Da parte mia ho chiesto al Consiglio regionale una presa di posizione politica chiara sulla riconversione della discarica. Mi spiace però che a fronte di una così importante questione si proceda con continui rinvii. In merito confido nella responsabilità del presidente Introna, perché ancora oggi il rischio di inquinamento della falda è tutt’altro che sventato”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi.
Da Piano dei rifiuti quella discarica dovrebbe servire ad accogliere in emergenza il biostabilizzato maturo di 46 comuni. Sei di questi comuni riescono a smaltire l’umido in maniera differenziata fuori provincia. Non si capisce dalla lettera dell’assessore Nicastro, né dalle intenzioni del presidente dell’Oga Paolo Perrone, dove andrà a finire l’umido dei restanti 40 comuni. Poi si parla di ospitarvi la frazione secca, che invece è destinata alla produzione di cdr a Cavallino. Idee generiche e nessun impegno effettivo, né da parte della Regione, né da parte dell’azienda proprietaria il cui responsabile si permette anche di ironizzare a mezzo stampa sulla riconversione dell’impianto. Un atteggiamento intollerabile.
Ecco perché non vedo in quella lettera nessuno spiraglio per cui valga la pena di esultare, anzi. Nessuno pensi di imbrogliare.
Da parte mia ho chiesto al Consiglio regionale una presa di posizione politica chiara sulla riconversione della discarica. Mi spiace però che a fronte di una così importante questione si proceda con continui rinvii. In merito confido nella responsabilità del presidente Introna, perché ancora oggi il rischio di inquinamento della falda è tutt’altro che sventato”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale del Pd Sergio Blasi.