BARI - “L’istituto Morvillo-Falcone di Brindisi, come mi è stato fatto presente dagli alunni e dalle loro famiglie, rischia di lasciare la sede in via Galanti per essere trasferito altrove. Si tratta, se questo progetto dovesse realizzarsi, di un fatto gravissimo, che non solo non trova comprensibile motivazione, ma che rischia di distruggere una scuola, che dal 1967, svolge un ruolo primario nell’ambito dell’istruzione professionale”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia, Antonio Buccoliero, che in merito a questo argomento depositerà, nelle prossime ore, un’interrogazione urgente a risposta scritta.
“Lungi dal voler utilizzare i tragici fatti di cronaca che hanno portato il Morvillo Falcone al centro della cronaca nazionale – prosegue Buccoliero – non si comprende come mai una scuola che rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama dell’istruzione secondaria, rischi un decentramento, che si trasformerebbe in un danno per gli studenti, in particolar modo per quelli disabili.
L’istituto in questione, infatti, divenendo polo H, è il simbolo concreto dell’abbattimento delle barriere logistiche e didattiche.
È necessario ed urgente – conclude Buccoliero – che si faccia piena luce su questa assurda vicenda, perché se è vero che si deve procedere ad una razionalizzazione della spesa pubblica e ad un’efficace sistemazione logista, non si comprende perché ciò debba avvenire a danno di un istituto in continua crescita non solo didattica, ma anche in termini di popolazione scolastica”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia, Antonio Buccoliero, che in merito a questo argomento depositerà, nelle prossime ore, un’interrogazione urgente a risposta scritta.
“Lungi dal voler utilizzare i tragici fatti di cronaca che hanno portato il Morvillo Falcone al centro della cronaca nazionale – prosegue Buccoliero – non si comprende come mai una scuola che rappresenta un fiore all’occhiello nel panorama dell’istruzione secondaria, rischi un decentramento, che si trasformerebbe in un danno per gli studenti, in particolar modo per quelli disabili.
L’istituto in questione, infatti, divenendo polo H, è il simbolo concreto dell’abbattimento delle barriere logistiche e didattiche.
È necessario ed urgente – conclude Buccoliero – che si faccia piena luce su questa assurda vicenda, perché se è vero che si deve procedere ad una razionalizzazione della spesa pubblica e ad un’efficace sistemazione logista, non si comprende perché ciò debba avvenire a danno di un istituto in continua crescita non solo didattica, ma anche in termini di popolazione scolastica”.