Non-monogamia: la nuova frontiera dell'amore

di Adriana Dibattista - Perché amare una persona sola quando se ne possono amare tre, quattro o più? Il poliamore é  lo stile di vita che rappresenta tutti coloro che non vogliono e non riescono a sentirsi realizzati nei normali rapporti di coppia e cercano relazioni ”aperte”.

La non-monogamia consensuale richiede che tutti quelli coinvolti vengano messi al corrente di fare parte di una relazione di questo tipo. Si tratta di un concetto che non prevede interazioni di tipo occasionale, ma veri rapporti da gestire “in condivisione” con altre persone.

In alcuni casi coloro che sono legati da questo tipo relazione vivono insieme sotto lo stesso tetto. La pratica ha come focolaio gli Stati Uniti e, negli ultimi tempi, si é diffusa a macchia d'olio in molti paesi europei, tra cui l'Italia. A catalizzare tale invasione ci ha pensato il best seller americano, considerato la “bibbia” del poliamore: si tratta di “The Ethical Slut”, di Dossie Easton e Janet Hardy.

Il libro, che ha visto per la prima volta la luce nel 1997 é il manifesto della non-monogamia. Avere più amanti contemporaneamente senza gelosie é, quindi, la nuova frontiera dell'amore? Sin dalla scuola pitagorica ( I secolo a.C.) il tre veniva considerato il numero perfetto, in quanto sintesi del pari(due) e del dispari(uno). Anche per i Cinesi il tre indica la totalità cosmica: cielo, terra, uomo. Inoltre è stato frequente il suo utilizzo nella religione cristiana (la Trinità). Vero é che la natura ci conduce a ritenere che il rapporto sia duale; ma, forse, proprio questo dualismo potrebbe essere causa di cavilli relazionali.

Basterebbe pensare al tradimento e alla possessività. Ed é su tale tema nevralgico che interviene il poliamore, dando la possibilità di esprimere le necessità sessuali e sentimentali di ognuno con libertà. Tutto questo in piena consapevolezza ed accettazione che conduce al rispetto reciproco.

Sembrerebbe il rapporto del futuro, esule dalle pressioni e dalle menzogne. Tuttavia, dove può condurci il poliamore quando entrano in gioco altri fattori quali la famiglia o il matrimonio? E' davvero solo l'etica che ci insegna ad amare solo un unico individuo o qualcosa di più grande, insito nei nostri istinti primordiali?