Oltre 500 volontari a Bari per il 1° meeting delle Misericordie

BARI - Momenti istituzionali di rilevante interesse e momenti ludici di grande aggregazione: la sintesi della due giorni dedicata alle Confraternite Misericordie di Puglia sta tutta in questi due passi con gli oltre 500 volontari registratisi tra il 22 e 23 marzo delle 43 organizzazioni di volontariato presenti in Regione. Ad impreziosire i lavori la presenza del Presidente nazionale delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi, che ha rilanciato il ruolo delle Confraternite sui territori: «E' proprio con questi sorrisi, con i sorrisi che sto raccogliendo quest'oggi (sabato scorso ndr) qui a Bari, che la Misericordia deve affrontare il futuro - ha detto Roberto Trucchi - progetti ve ne sono molti, ma le Confraternite devono ricordarsi di avere sempre al centro l'uomo e la propria missione di soccorso ed accoglienza. Qui in Puglia si sta lavorando benissimo e la risposta di questo Meeting è splendida».

 Il movimento delle Misericordie di Puglia ha cominciato il suo viaggio dopo il '91 e dopo i migliaia di sbarchi in regione: da quel momento tante città hanno cominciato a costituire le Confraternite in risposta alle esigenze di tantissima gente. Le Misericordie d'Italia si apprestano a festeggiare il 770esimo anno dalla fondazione e per questa ragione il Comune di Bari ha voluto premiare simbolicamente le Confraternite con il prezioso simbolo della Città: «L'opera incessante che le Misericordie realizzano sui territori - ha detto Antonio Vasile, Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Bari - merita tutta l'attenzione delle istituzioni. Ho scoperto questo movimento proprio in occasione di questo meeting, poichè l'azione silenziosa che viene svolta dai volontari ha bisogno di momenti di condivisione come questi e la Città di Bari è contenta ed orgogliosa di aver potuto ospitare il primo evento di questo genere nel proprio centro antico».

Piazza del Ferrarese e la Basilica di San Nicola, con l'installazione di un posto medico avanzato, ambulanze, mezzi, gazebi, palloncini e bandierine, per due giorni sono stati colorati di giallo e blu, colori tipici delle Misericordie e di un gruppo di volontari rinsaldato ed unito ancor di più, da Lecce a Foggia. Durante il pomeriggio del sabato, poi, oltre alle simulazioni dei volontari, vi è stato anche un intervento vero per una ragazza colta da un improvviso attacco epilettico in Piazza: «Siamo in tanti e siamo orgogliosi del nostro costante lavoro al servizio dei cittadini e dei territori - ha detto Gianfranco Gilardi, Presidente Regionale delle Misericordie di Puglia - non possiamo che ringraziare tutte le Misericordie di Puglia ed i volontari per la partecipazione e per la loro opera incessante anche h24, le istituzioni per il grande impegno al nostro fianco, il Consiglio Nazionale di Presidenza nonché il Presidente Trucchi, il Comune di Bari ed il Padre Priore della Basilica di San Nicola, Lorusso, per la completa disponibilità di questi giorni, ma permettetemi anche un particolare ringraziamento a tutti i ragazzi volontari dello staff che hanno compiuto un gran lavoro per la realizzazione di questo momento di assoluto interesse per tutti». Futuro, formazione e racconto: la sfida delle Misericordie passa attraverso il progetto Alzaia che nei prossimi tre anni animerà le attività delle Confraternite: «Alzaia è un'idea, una risposta, una fune - ha detto Carlo Andorlini, Responsabile del Laboratorio Alzaia per le Misericordie d'Italia - abbiamo provato ad immaginare come canalizzare l'opera incessante delle tante associazioni italiane per consolidare sui territori la nostra idea di volontariato».

Tra i momenti istituzionali, oltre alle Tavole Rotonde su sanità e protezione civile, la presentazione di Alzaia e l'assemblea regionale delle Misericordie, vi è stata la consegna del primo Premio "Matteo Mangiacotti" alla Misericordia dell'anno 2014: la Confraternita premiata è stata quella di Lizzano per il grande ed indefesso lavoro al servizio degli immigrati nell'accoglienza e il soccorso durante tutto il 2013. Matteo Mangiacotti è stato un giovane Governatore di San Giovanni Rotondo che dopo un grande lavoro per la costituzione della Confraternita Misericordia della sua città, è stato stroncato da un male incurabile all'età di 35 anni. All'ispirazione dei suoi principi e del suo lavoro, sono stati anche premiati i volontari dell'anno di ogni singola Confraternita, un modo per stimolare tutti a non cedere il passo all'appagamento.

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