LECCE - Dal 5 al 13 aprile, nella settimana antecedente la domenica delle Palme, tornano i “Canti di Passione”, canti devozionali in lingua grica e dialettale che ripropongono in sequenza gli ultimi toccanti momenti di vita di Gesù. Quest’anno, per la prima volta, la Fondazione “La Notte della Taranta” coordina il progetto, voluto anche da Regione Puglia, Unione di Comuni della Grecìa Salentina e Istituto Diego Carpitella. Sedici tappe che coinvolgeranno le principali chiese della Grecìa Salentina, Lecce, Alessano e Palmariggi.
L'antichissima tradizione grica, nata dalla fusione di musica, canti e gestualità mimica, di fortissimo impatto emotivo, incontrerà i riti della Settimana Santa di altri luoghi della Puglia e del resto d’Italia. L’Arciconfraternita del SS Sacramento di Minori, in Campania, proporrà nel Salento il canto plurisecolare che il pio sodalizio proveniente dalla costiera amalfitana ha cura di tramandare. Dalla Puglia arriveranno, tra gli altri, i Cantori del Venerdì Santo di Grumo Appula, le Confraternite di Vico del Gargano che intoneranno i canti più rappresentativi e suggestivi dei riti pasquali.
Dalla Sardegna, tradizione e devozione con i “Su Concurdu de Cùglieri” coro di musica antica, polivocale, tradizionale composto da voci maschili che in occasione della rassegna “Canti di Passione” proporrà la liturgia della Settima Santa che Cùglieri, conserva intatta come pochi paesi dell’isola. Accanto ai gruppi provenienti dal resto d’Italia ci saranno numerosi cantori locali e gruppi storici della musica popolare salentina che da anni portano avanti l’attività di recupero e valorizzazione di questo importante patrimonio linguistico, artistico e culturale legato a “I Passiùna tu Christù” e a “Santu Lazzaru”.
Nella tappa conclusiva di Zollino, a chiusura del ricco programma dei “Canti di Passione”, un suggestivo finale con Antimo Pellegrino, uno dei cantori più anziani della Grecìa Salentina, depositario dell’autenticità di questa antica tradizione che insieme ai Cantori della Bottega del Teatro di Zollino metterà in scena “I Passiuna tu Christù”, la testimonianza più alta, per la comunità di Zollino, della propria identità grica. Da segnalare sempre nell’ultima tappa, la Messa laica per Don Tonino Bello di Michele Lobaccaro. L’autore e musicista dei Radiodervish ha voluto fare un omaggio al vescovo sempre in prima linea per la pace e la lotta ad ogni forma di emarginazione attraverso un progetto musicale ispirato agli scritti più poetici di Don Tonino. Ospiti speciali di Lobaccaro: Nabil Salameh, Alessia Tondo, Antonio Castrignanò, Claudio Prima.
La direzione artistica della rassegna di musica legata ai riti della Pasqua è affidata a: Luigi Chiriatti, Gianni De Santis eSergio Torsello, con la consulenza di Antonio Melegari.
“La Fondazione “La Notte della Taranta” ha voluto riprendere e rivitalizzare queste tradizioni del periodo pasquale dalla secolare valenza culturale e religiosa, per ridare impulso ad un patrimonio culturale di valore inestimabile. Accanto agli anziani cantori della tradizione ci sono giovani musicisti, segno tangibile di come questa eredità si tramandi di generazione in generazione. Non mancano in questa edizione, gli scambi culturali con altri luoghi d’Italia che hanno vissuto e vivono con fede, fervore e senso di appartenenza i riti pasquali.” E’ quanto afferma il presidente della Fondazione” La Notte della Taranta” Massimo Manera.
L'antichissima tradizione grica, nata dalla fusione di musica, canti e gestualità mimica, di fortissimo impatto emotivo, incontrerà i riti della Settimana Santa di altri luoghi della Puglia e del resto d’Italia. L’Arciconfraternita del SS Sacramento di Minori, in Campania, proporrà nel Salento il canto plurisecolare che il pio sodalizio proveniente dalla costiera amalfitana ha cura di tramandare. Dalla Puglia arriveranno, tra gli altri, i Cantori del Venerdì Santo di Grumo Appula, le Confraternite di Vico del Gargano che intoneranno i canti più rappresentativi e suggestivi dei riti pasquali.
Dalla Sardegna, tradizione e devozione con i “Su Concurdu de Cùglieri” coro di musica antica, polivocale, tradizionale composto da voci maschili che in occasione della rassegna “Canti di Passione” proporrà la liturgia della Settima Santa che Cùglieri, conserva intatta come pochi paesi dell’isola. Accanto ai gruppi provenienti dal resto d’Italia ci saranno numerosi cantori locali e gruppi storici della musica popolare salentina che da anni portano avanti l’attività di recupero e valorizzazione di questo importante patrimonio linguistico, artistico e culturale legato a “I Passiùna tu Christù” e a “Santu Lazzaru”.
Nella tappa conclusiva di Zollino, a chiusura del ricco programma dei “Canti di Passione”, un suggestivo finale con Antimo Pellegrino, uno dei cantori più anziani della Grecìa Salentina, depositario dell’autenticità di questa antica tradizione che insieme ai Cantori della Bottega del Teatro di Zollino metterà in scena “I Passiuna tu Christù”, la testimonianza più alta, per la comunità di Zollino, della propria identità grica. Da segnalare sempre nell’ultima tappa, la Messa laica per Don Tonino Bello di Michele Lobaccaro. L’autore e musicista dei Radiodervish ha voluto fare un omaggio al vescovo sempre in prima linea per la pace e la lotta ad ogni forma di emarginazione attraverso un progetto musicale ispirato agli scritti più poetici di Don Tonino. Ospiti speciali di Lobaccaro: Nabil Salameh, Alessia Tondo, Antonio Castrignanò, Claudio Prima.
La direzione artistica della rassegna di musica legata ai riti della Pasqua è affidata a: Luigi Chiriatti, Gianni De Santis eSergio Torsello, con la consulenza di Antonio Melegari.
“La Fondazione “La Notte della Taranta” ha voluto riprendere e rivitalizzare queste tradizioni del periodo pasquale dalla secolare valenza culturale e religiosa, per ridare impulso ad un patrimonio culturale di valore inestimabile. Accanto agli anziani cantori della tradizione ci sono giovani musicisti, segno tangibile di come questa eredità si tramandi di generazione in generazione. Non mancano in questa edizione, gli scambi culturali con altri luoghi d’Italia che hanno vissuto e vivono con fede, fervore e senso di appartenenza i riti pasquali.” E’ quanto afferma il presidente della Fondazione” La Notte della Taranta” Massimo Manera.