Pavoncelli bis. Introna a Renzi e Lupi: “scongiurare la scadenza commissariale”

BARI - Va scongiurato con ogni urgenza lo stop della gestione commissariale dei lavori della “Pavoncelli bis”: il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, ha chiesto a Renzi e Lupi un intervento sollecito del governo nazionale. “A 34 anni dall’avvio delle opere tra Caposele e Conza Campana, non si può consentire di bloccare il cantiere, col rischio incombente di un’interruzione degli approvvigionamenti, che avrebbe conseguenze devastanti”.

Finchè non verrà realizzato il raddoppio della galleria di valico della più grande condotta idrica d’Europa, 1milione 300mila pugliesi saranno esposti al pericolo di un malaugurato cedimento. E con loro, le industrie e l’economia della Puglia centrosettentrionale.

La via d’acqua principale sotto l’Appennino è obsoleta. La “Pavoncelli” risale ai primi del ‘900 ed è rivestita in muratura e calcestruzzo non armato, fa notare il presidente. Un evento infausto, un crollo, un terremoto nella zona dell’infrastruttura, danneggiata pesantemente dal sisma del novembre 1980, “provocherebbero l’interruzione dell’apporto idrico dalla Campania alla Puglia, condannando alla sete un terzo dei Pugliesi”.

Nella nota al premier Renzi e al ministro delle Infrastrutture, Introna sollecita a nome dell’intero Consiglio pugliese un intervento di assoluta urgenza del governo, per evitare che la scadenza della gestione commissariale (fissata al 31 marzo 2014 dall’art. 4 del DL n. 43/2013, convertito in legge 71/2013) possa arrecare danni alla comunità e all’economia pugliese, bloccando il completamento della galleria alternativa “Pavoncelli bis”, in esecuzione dal 1990.

“Bisogna scongiurare – osserva il presidente Introna - che la fine del commissariamento, col conseguente blocco del cantiere montano, esponga un terzo dei pugliesi a un rischio ingiusto. Da qui l’esigenza di un’urgente proroga della gestione commissariale, nella certezza che il completamento della galleria bis cancellerebbe anche ogni incognita  futura”.

Il raddoppio della condotta in galleria, garantirebbe infatti di affrontare ogni imprevisto, continuando ad assicurare la fornitura idrica ad un’area della Puglia densamente popolata e interessata da diffuse e importanti attività economiche e imprenditoriali.

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