Perturbazione (intervista), "La nostra prima volta al Festival di Sanremo"

di Marco Masciopinto - Dopo vari tentativi sono riusciti a portare la loro musica sul palco dell’Ariston. La band torinese dei Perturbazione è reduce dal grande successo ottenuto al Festival di Sanremo con il brano ‘L’Unica’ e adesso si preparano per la continua del loro tour, che li vedrà suonare anche in Puglia, a Brindisi.

I Perturbazione si sono rilevati la vera novità di questo Sanremo condito di polemiche e ascolti deludenti: per loro invece è stato un sogno diventato realtà. Il premio della sala stampa radio-tv-web "Lucio Dalla" la loro vittoria.

Sul palco cosa ci dovremo aspettare? ‘’Niente fuochi d’artificio – racconta Tommaso, cantante della band - saremo sempre noi’’.



E’ stata una bella vetrina Sanremo? 
‘’Sì, decisamente. Finora abbiamo avuto un feedback incredibile: il video de “L'Unica” in una settimana ha abbondantemente superato il nostro video più visto (quello di “agosto”, del 2003) ed è solo un esempio’’.

Come sono stati questi giorni? 
‘’Frenetici, appassionanti e divertenti.  Il tempo al Festival scorre diversamente e ne sei completamente inglobato.  A Sanremo in quei giorni ci sono tutti e succede tutto: dal forzare serrature al fare 12 ore filate di interviste, dalle jam session ai djset, senza contare che devi suonare 4 minuti scarsi in eurovisione e giocarti l'opportunità della vita’’.
Siete d’accordo della vittoria di Arisa? 
‘’Arisa è un'amica e, prima degli altri, ci voleva sul palco dell'Ariston (avremmo dovuto duettare con lei per “La notte”, nel 2012) e non possiamo che essere contenti per lei. L'altra sera riguardavo le sue esibizioni del sabato sera: il suo canto lascia a bocca aperta’’.

Dei giovani per chi facevate il tifo?
‘’Tra i giovani i più apprezzati tra noi erano Zibba e Diodato.  Entrambi molto bravi e delle piacevolissime persone.’’.

Com’è stato cantare De Gregori sul palco del Festival?
‘’La donna cannone è una delle più belle canzoni d'amore del canzoniere italiano ed è stata ovviamente un'emozione e un carico di responsabilità enorme’’.

L’Accademia della Crusca ha definito “L'Italia vista dal bar” il testo migliore del Festival. E’ il vostro grido per una svolta politica? 
Sì, l'”incoronazione” da parte dell'Accademia della Crusca ci ha molto lusingato e “L'Italia vista dal bar” più che di una svolta politica parla di una conferma sociologica’’.

A breve partirà il nuovo tour e il 25 marzo toccherete anche la Puglia.  Cosa presenterete sul palco? 
‘’Ripartiremo da dove ci siamo fermati, portando in giro “Musica X”, il disco che è ora ristampato con i due brani di Sanremo.  Niente fuochi d'artificio, semplicemente i Perturbazione’’.
Vi piacerebbe far conoscere la vostra musica anche all’estero? 
‘’In generale ci piacerebbe far conoscere la nostra musica ovunque possa arrivare. Quando possiamo andiamo a fare concerti all'estero, siamo stati a Londra, Berlino, Trier, Bruxelles, Lussemburgo. Per ora anche solo l'Italia ci sembra un ottimo obiettivo’’.


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