Renzi: subito nuovo piano casa, poi Jobs act

ROMA - Piano casa nel prossimo cdm e poi, prima dell'incontro il 17 con la cancelliera Angela Merkel a Berlino, il via libera al jobs act. Il premier Renzi è tornato a Firenze, dopo il congresso del Pse, con i dossier sotto il braccio e ignorando le polemiche su alcune scelte per i sottosegretari, anche se in particolare la nomina di Antonio Gentile sta diventando un caso per il governo. Il presidente del Consiglio sarà di ritorno a breve a Roma, dove ha convocato una riunione con le ministre Pinotti e Mogherini sulla situazione in Ucraina.

Jobs Act pilastro del nuovo corso - Il piano lavoro è per Renzi un pilastro del nuovo corso che vuole imprimere con il suo governo e, pur disposto al dialogo, non ha però intenzione di farsi frenare. Dalla sua parte c'è Angelino Alfano che, facendo sua un'abitudine del premier, ha lanciato l'hashtag #primaillavoro. Il governo, ha detto il leader Pd ai socialisti europei, ha, oltre all'impegno a ridurre la mole del debito, "obiettivi ambiziosi": la riforma elettorale che "sarà approvata la prossima settimana" alla Camera, la riforma del lavoro e del fisco e "una gigantesca scommessa educativa che parta dagli investimenti nell'edilizia scolastica, nuove tecnologie nelle scuole e ridare agli insegnanti il valore che meritano".

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