di Adriana Dibattista - E se il Principe Azzurro non fosse mai arrivato? Biancaneve avrebbe dormito per sempre nella sua bara di cristallo? O dopo un po' si sarebbe svegliata, avrebbe sputato la mela, trovato un lavoro, sottoscritto un'assicurazione sanitaria, e fatto un bambino grazie alla locale banca dello sperma? La Disney, a questo proposito, ha subito numerose critiche secondo le quali il modello femminile rappresentato dalle principesse rispecchino un ideale sessista, voltoa evidenziare la debolezza del gentil sesso nell'attesa di un principe azzurro.
La dolce Biancaneve, infatti, vive in povertà, sfruttata dalla matrigna cattiva e tra le varie faccende di casa indugia, desiderosa, l'arrivo del principe. La domanda sorge spontanea: la donna “moderna” vuole solo essere salvata? Il raggiungimento da parte del sesso femminile dell'emancipazione con conseguente parità di diritti con l'uomo ha declassato la figura delle protagoniste fiabesche. L'istinto muliebre é cambiato molto e velocemente negli ultimi decenni, non c'è dubbio. Ha fatto progressi, tentativi, lotte, evoluzioni, e probabilmente anche qualche errore. Insieme alle donne, sono cambiati il modo di relazionare con gli uomini e i loro desideri relativi all'amore, sono cambiate le dinamiche di coppia e gli approcci alla seduzione. Eppure, come considera Monica Zantellini, nota psicologa e psicoterapeuta che collabora con la comunity Meetic, nonostante tempi, situazioni, abiti e atteggiamenti siano diversi, le donne in amore rispecchiano ancora gli antichi archetipi. Ogni donzella quindi, dovrebbe aver bisogno di un principe pronto a salvarla: ma da cosa? Dov'è il male?
La Zantelini sottolinea la condizione di disadattamento del gentile sesso in una società troppo incoerente con la propria natura , e chi meglio di un uomo potrebbe darle quella protezione di cui ha bisogno? Forse si dovrebbe ascoltare maggiormente la propria emotività, e chissà vedere in un pianto non un nevrotico piagnucolare, ma il traboccare del nostro essere, l'essenza di essere “femmina”. Quindi, forse, dentro ogni donna single determinata e sicura di sé, c'è una delicata e fragile principessa che aspetta di essere salvata.
La dolce Biancaneve, infatti, vive in povertà, sfruttata dalla matrigna cattiva e tra le varie faccende di casa indugia, desiderosa, l'arrivo del principe. La domanda sorge spontanea: la donna “moderna” vuole solo essere salvata? Il raggiungimento da parte del sesso femminile dell'emancipazione con conseguente parità di diritti con l'uomo ha declassato la figura delle protagoniste fiabesche. L'istinto muliebre é cambiato molto e velocemente negli ultimi decenni, non c'è dubbio. Ha fatto progressi, tentativi, lotte, evoluzioni, e probabilmente anche qualche errore. Insieme alle donne, sono cambiati il modo di relazionare con gli uomini e i loro desideri relativi all'amore, sono cambiate le dinamiche di coppia e gli approcci alla seduzione. Eppure, come considera Monica Zantellini, nota psicologa e psicoterapeuta che collabora con la comunity Meetic, nonostante tempi, situazioni, abiti e atteggiamenti siano diversi, le donne in amore rispecchiano ancora gli antichi archetipi. Ogni donzella quindi, dovrebbe aver bisogno di un principe pronto a salvarla: ma da cosa? Dov'è il male?
La Zantelini sottolinea la condizione di disadattamento del gentile sesso in una società troppo incoerente con la propria natura , e chi meglio di un uomo potrebbe darle quella protezione di cui ha bisogno? Forse si dovrebbe ascoltare maggiormente la propria emotività, e chissà vedere in un pianto non un nevrotico piagnucolare, ma il traboccare del nostro essere, l'essenza di essere “femmina”. Quindi, forse, dentro ogni donna single determinata e sicura di sé, c'è una delicata e fragile principessa che aspetta di essere salvata.