Statali, gli 85mila esuberi e l'idea del prepensionamento

ROMA - E' iniziata la road map del governo per la riforma della Pubblica Amministrazione. Gli 85mila esuberi di cui si è parlato sono una cifra "sbagliata e distorta", precisa il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia che spiega poi come uno degli obiettivi dell'esecutivo sia quello di favorire l'ingresso dei giovani, anche attraverso i prepensionamenti.

Per i dipendenti pubblici inoltre sarà introdotta una "sana" mobilità obbligatoria. "Io penso - ha sottolineato il ministro - a una sana mobilità obbligatoria, laddove il rispetto è quello del diritto del lavoratore ma dove non ci siano ostacoli burocratici". Non scontato, anzi, il confronto coi sindacati. "Non è detto che ci saranno dei tavoli - ha dichiarato ancora Madia - perchè abbiamo tempi stretti". "Può anche darsi, ma non per forza", ha concluso.

Sempre il ministro annuncia che sul tetto agli stipendi dei manager pubblici "è già stata firmata la circolare". Nel limite indicato dal governo, ora "tarato sul primo presidente di Corte di Cassazione",  dovranno "essere cumulati anche tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi", precisa Madia.  Poi sul delicato tema arriverà "sicuramente una proposta del governo in un progetto complessivo sulla P.a".

Intanto oggi il governo è andato sotto per due volte, in commissione Affari Costituzionali al Senato, sul progetto di revisione delle province. Quanto basta perche' la cosa faccia notizia.

IL TWEET DI RENZI - "Terminato il G7, sono a Roma per lavorare sui nostri dossier: province, Senato, Titolo V, Cnel, scuole, patto di stabilita'. Buongiorno", fa sapere fin dal mattino il Presidente del Consiglio. Matteo Renzi non abbandona la sua verve, dopo aver lasciato il vertice internazionale dell'Aja senza partecipare, ieri sera, alla cena ufficiale. Per mezzogiorno arriva il segnale da Palazzo Madama. In particolare, governo e maggioranza sono battuti su un emendamento dell'opposizione che restituisce alle Province le competenze sull'edilizia scolastica; mentre e' stato bocciato l'emendamento del relatore, Russo, che fissava un tetto all'indennita' dei presidenti delle Province.