"Su marò commessi tanti errori"

ROMA - Sui cacciabombardieri F35 "e' lecito immaginare che si puo' ripensare, si puo' ridurre, si puo' rivedere". Sono le parole del ministro della Difesa, Roberta Pinotti a Sky Tg24, precisando che l'ordine degli F35 prevede l'acquisto di 90 aerei. Pinotti aggiunge che prima di tagliare o ridurre "bisogna chiedersi: vogliamo un'aeronautica? Dobbiamo chiederci che tipo di difesa vogliamo, quale tipo di protezione ci puo' servire. C'e' un impegno assunto dal governo, aspettiamo la fine dell'indagine conoscitiva per prendere una decisione".

Sulla vicenda dei due maro' in India "di errori ne sono stati fatti tanti, dalle regole di ingaggio, alla mancanza di una chiara strategia. Ma oggi penso che su questo non sia utile concentrarsi, non e' il momento. Su questa vicenda credo che ci voglia oggi una grande unita' nazionale". Lo ha detto il ministro intervistata da Maria Latella a Sky Tg24. "I nostri militari - aggiunge il ministro - non possono essere giudicati in India, perche' questo metterebbe a repentaglio tutto lo status dei militari stranieri che partecipano a delle missioni. Per questo noi vogliamo internazionalizzare questa vicenda".

Il ministro della Difesa ha ricordato: "Sono da due anni in India due militari che erano stati mandati in missione e stavano svolgendo un compito che gli aveva chiesto lo stato italiano. Nessun militare in missione puo' essere fuori dalla giurisdizione di quelle che sono le regole internazionali, il che non vuol dire che i militari non possano mai essere giudicati, ma vanno giudicati sulla base delle norme relative al diritto internazionale e a quelle del codice giuridico militare". Secondo Pinotti: "La situazione e' complicata sarebbe sbagliato buttare la croce addosso a chi e' venuto prima. Penso che adesso sia il momento di avere una linea univoca, forte e determinata".

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