Ucraina, Occidente boicotta le Paralimpiadi
WASHINGTON - Il presidente americano Barack Obama ha salutato venerdì le "posizioni coordinate" dell'Unione europea e degli stati Uniti di fronte alla Russia nella crisi ucraina, nel corso di una telefonata con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un comunicato della Casa Bianca riferisce che Obama e Merkel si sono trovati d'accordo "sulla necessità per la Russia di ritirare le sue forze, di autorizzare il dispiegamento di osservatori internazionali e di controllori dei diritti dell'uomo in Crimea e di sostenere elezioni libere e corrette a maggio". I due leader, prosegue la nota, "hanno evocato la necessità per la Russia di accettare rapidamente la formazione di un gruppo di contatto che condurrà il dialogo fra l'Ucraina e la Russia, per migliorare la situazione e per restaurare l'integrità territoriale dell'Ucraina".
Anche lo sport viene colpito dalla crisi tra Ucraina e Russia. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno deciso di boiccotare le Paralimpiadi di Sochi al via venerdì sera. L'invio delle delegazioni governative dei rispettivi paesi è stato annullato in seguito alle crescenti tensioni in Crimea. Non abbandona, invece, la squadra di atleti ucraini: "Resteremo alle Paralimpiadi - le parole del capo delegazione Valeriy Sushkevich riportate dall'agenzia russa R-Sport - anche se non so fino a che punto, adesso, la squadra potrà concentarsi sui risultati".
Solamente in serata si apprende da fonti di Palazzo Chigi della mancata partecipazione di membri di governo alla cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi, a pochi minuti dall'inizio dell'evento che vede la presenza del numero uno del Cremlino Vladimir Putin. Il presidente russo è stato protagonista di un lungo colloquio telefonico con Barak Obama che ha invitato il collega a risolverela situazione in Ucraina in modo diplomatico".
Nel frattempo il colosso russo del gas, Gazprom, minaccia di tagliare le forniture all'Ucraina se Kiev non salderà il suo debito da 1,8 miliardi di dollari, oltre al pagamento delle forniture correnti in scadenza proprio venerdì. Il rischio è che si torni alla situazione creatasi nel 2009, ha detto l'ad di Gazprom Alexiei Miller.
E sotto le mura del Cremlino, nella spianata della chiesa di San Basilio, si sono radunate oltre 50 mila persone per un concerto-comizio a favore della Crimea. I manifestanti espongono tricolore russi, palloncini e colorati e striscioni con slogan come "Stiamo insieme". Ma alcuni blogger denunciano: gli enti pubblici hanno avuto l'ordine di mandare i dipendenti. Il 16 marzo in programma un referendum per la secessione della regione autonoma ucraina da Kiev, voto che ha il parere contrario di Ue e Usa.
Anche lo sport viene colpito dalla crisi tra Ucraina e Russia. Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno deciso di boiccotare le Paralimpiadi di Sochi al via venerdì sera. L'invio delle delegazioni governative dei rispettivi paesi è stato annullato in seguito alle crescenti tensioni in Crimea. Non abbandona, invece, la squadra di atleti ucraini: "Resteremo alle Paralimpiadi - le parole del capo delegazione Valeriy Sushkevich riportate dall'agenzia russa R-Sport - anche se non so fino a che punto, adesso, la squadra potrà concentarsi sui risultati".
Solamente in serata si apprende da fonti di Palazzo Chigi della mancata partecipazione di membri di governo alla cerimonia inaugurale delle Paralimpiadi, a pochi minuti dall'inizio dell'evento che vede la presenza del numero uno del Cremlino Vladimir Putin. Il presidente russo è stato protagonista di un lungo colloquio telefonico con Barak Obama che ha invitato il collega a risolverela situazione in Ucraina in modo diplomatico".
Nel frattempo il colosso russo del gas, Gazprom, minaccia di tagliare le forniture all'Ucraina se Kiev non salderà il suo debito da 1,8 miliardi di dollari, oltre al pagamento delle forniture correnti in scadenza proprio venerdì. Il rischio è che si torni alla situazione creatasi nel 2009, ha detto l'ad di Gazprom Alexiei Miller.
E sotto le mura del Cremlino, nella spianata della chiesa di San Basilio, si sono radunate oltre 50 mila persone per un concerto-comizio a favore della Crimea. I manifestanti espongono tricolore russi, palloncini e colorati e striscioni con slogan come "Stiamo insieme". Ma alcuni blogger denunciano: gli enti pubblici hanno avuto l'ordine di mandare i dipendenti. Il 16 marzo in programma un referendum per la secessione della regione autonoma ucraina da Kiev, voto che ha il parere contrario di Ue e Usa.