Ue bacchetta l'Italia: Padoan, severa ma sulla nostra stessa linea

ROMA - All'indomani del pesante giudizio Ue sullo stato di salute dell'economia italiana, iniziano a fioccare i primi commenti della politica nazionale. "Monito severo ma nella direzione di quello che pensiamo noi". Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ai microfoni del Gr1 definisce il recente allarme lanciato dalla Commissione Europea al nostro paese su debito pubblico e competitività. "Mette in evidenza - prosegue Paodan - problemi strutturali che conosciamo da tempo, ci incita a far ripartire la crescita, quindi l'occupazione, ed in questo modo a correggere gli squilibri . Non nego che è più o meno quello che dicevo quando ero all'Ocse".

"L'Italia ha fatto progressi verso il raggiungimento dell'obiettivo di medio termine" dei conti pubblici, ma nonostante questo "l'aggiustamento strutturale per il 2014 appare insufficiente", soprattutto alla luce della "necessità di ridurre il debito ad un passo adeguato". E' quanto scrive la Commissione Ue.