LECCE - Anche il comitato civico “La Scisciula” di San Donato di Lecce dice “NO!” al progetto presentato da una società privata per la costruzione di un impianto e alle ciminiere industriali per bruciare biomasse in zona “Curmuni” in agro di Lequile (Le), e invita tutta la cittadinanza a partecipare al Flash Mob domenica 16 Marzo alle ore 10.15 in piazza Garibaldi, San Donato di Lecce. L'impianto industriale con le sue ciminiere di fatto sarà molto più vicina ai comuni di San Cesario, Galatina e San Donato, ma interesserà e comprometterà con le sue emissioni un'ampia area già in fortissima sofferenza sanitaria, se non in piena emergenza proprio per l'intensissima presenza di altre imponenti ciminiere e opifici insalubri (cementerie, cave, zincherie, fonderie, per non parlare della presenza di impianti insalubri per il trattamento di rifiuti, biostabilizzatori, ben due discariche, etc., etc., etc.); l'impianto in progetto produrrà fino a potenza di 999 Kw elettrici (1 megawatt) e 3000Kw termici, brucerà oltre 2 tonnellate di sansa all'ora, 24 ore al giorno, per 365 giorni l'anno!
Ancora una volta i cittadini e l’ambiente del Salento, nonostante la situazione sanitaria insostenibile riportata da dati di emissioni e di effetti epidemiologici allarmanti, sono messi nuovamente a rischio, in un territorio fortemente vessato dai miasmi e emissioni contrarie alla Salute pubblica. “Questa centrale – affermano tantissimi cittadini preoccupatissimi - non porterà alcun beneficio agli abitanti del territorio, e attenterà ulteriormente alla qualità della vita e alla salute delle persone, oltre a deturpare irrimediabilmente il contesto naturale, rurale e paesaggistico della zona ad oggi 'polmone verde' ”.
Come comitato chiediamo di fermare ogni ulteriore aggravio sanitario applicando il sacrosanto principio di Precauzione sancito dall'Europa e impiegare, altresì, le risorse per avviare un'importante e necessarissima operazione bonifica, valorizza, restauro del territorio Salentino, ripristinando le irrinunciabili condizioni di benessere, bellezza e salubrità dei territori rurali, assicurando ai cittadini il diritto a un ambiente sano e in Salute, in linea con i principi di benessere psico-fisico e ambientale sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Per partecipare al Flash-Mob occorre procurarsi una mascherina bianca, abbigliarsi in nero e dopo il segnale restare immobili e in silenzio per 10 minuti.
Ancora una volta i cittadini e l’ambiente del Salento, nonostante la situazione sanitaria insostenibile riportata da dati di emissioni e di effetti epidemiologici allarmanti, sono messi nuovamente a rischio, in un territorio fortemente vessato dai miasmi e emissioni contrarie alla Salute pubblica. “Questa centrale – affermano tantissimi cittadini preoccupatissimi - non porterà alcun beneficio agli abitanti del territorio, e attenterà ulteriormente alla qualità della vita e alla salute delle persone, oltre a deturpare irrimediabilmente il contesto naturale, rurale e paesaggistico della zona ad oggi 'polmone verde' ”.
Come comitato chiediamo di fermare ogni ulteriore aggravio sanitario applicando il sacrosanto principio di Precauzione sancito dall'Europa e impiegare, altresì, le risorse per avviare un'importante e necessarissima operazione bonifica, valorizza, restauro del territorio Salentino, ripristinando le irrinunciabili condizioni di benessere, bellezza e salubrità dei territori rurali, assicurando ai cittadini il diritto a un ambiente sano e in Salute, in linea con i principi di benessere psico-fisico e ambientale sanciti dalla nostra Carta Costituzionale. Per partecipare al Flash-Mob occorre procurarsi una mascherina bianca, abbigliarsi in nero e dopo il segnale restare immobili e in silenzio per 10 minuti.