Università: per i 12 dipendenti CIRP si prospetta un inutile licenziamento
BARI - La FLC Cgil Puglia denuncia la situazione assurda nella quale, a breve, verranno a trovarsi le 12 unità di personale amministrativo precario del CIRP (Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese) che stanno per rimanere senza lavoro; dal 19 marzo, infatti, questi lavoratori, già dipendenti precari della SSIS ed ora afferenti al CIRP, consorzio al quale partecipano le quattro università statali della nostra regione, saranno licenziati: a casa senza stipendio e senza alcuna tutela o ammortizzatore. (Foto: V.Polito)
Stiamo parlando dei lavoratori che da oltre un decennio garantiscono l’indispensabile supporto alla gestione delle attività didattiche ed amministrative dei corsi abilitanti all’insegnamento nelle scuole – prima denominati SSIS e adesso TFA (Tirocini Formativi Attivi); questo personale, già formato e preparato, potrebbe garantire nei 4 Atenei pugliesi l’organizzazione e la gestione anche dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali), oltre che dei corsi rivolti alle attività di SOSTEGNO e del nascente II Ciclo TFA.
Al dramma sociale e professionale che si prospetta all’orizzonte per questi lavoratori, (precari storici dal 2001), già pronti e formati sulla materia, si aggiunge un illogico e conseguente danno all’efficienza ed efficacia dei servizi rivolti ai docenti precari in formazione; il tutto è reso ancora più paradossale dalle consistenti disponibilità di fondi derivanti dalle tasse di iscrizione dei corsisti (nel complesso oltre € 4.000.000) .
Le Università, con un trascurabile impegno economico, potrebbero facilmente correggere la rotta di questa drammatica situazione rinnovando i contratti delle 12 unità di personale amministrativo precario “ex SSIS” e, al contempo, dare il via libera anche ai PAS per infanzia e primaria, determinando così un notevole beneficio per tutti.
Per la FLC CGIL PUGLIA è indispensabile che i 4 Rettori pugliesi si riuniscano con urgenza, dando seguito alla richiesta che la parte sindacale aveva avanzato ormai un mese fa al CURC (l’organismo regionale delle università,) per individuare le giuste risposte da fornire a questi lavoratori.
A riferirlo in una nota Claudio Menga, Segr. gen. FLC CGIL Puglia.
Stiamo parlando dei lavoratori che da oltre un decennio garantiscono l’indispensabile supporto alla gestione delle attività didattiche ed amministrative dei corsi abilitanti all’insegnamento nelle scuole – prima denominati SSIS e adesso TFA (Tirocini Formativi Attivi); questo personale, già formato e preparato, potrebbe garantire nei 4 Atenei pugliesi l’organizzazione e la gestione anche dei PAS (Percorsi Abilitanti Speciali), oltre che dei corsi rivolti alle attività di SOSTEGNO e del nascente II Ciclo TFA.
Al dramma sociale e professionale che si prospetta all’orizzonte per questi lavoratori, (precari storici dal 2001), già pronti e formati sulla materia, si aggiunge un illogico e conseguente danno all’efficienza ed efficacia dei servizi rivolti ai docenti precari in formazione; il tutto è reso ancora più paradossale dalle consistenti disponibilità di fondi derivanti dalle tasse di iscrizione dei corsisti (nel complesso oltre € 4.000.000) .
Le Università, con un trascurabile impegno economico, potrebbero facilmente correggere la rotta di questa drammatica situazione rinnovando i contratti delle 12 unità di personale amministrativo precario “ex SSIS” e, al contempo, dare il via libera anche ai PAS per infanzia e primaria, determinando così un notevole beneficio per tutti.
Per la FLC CGIL PUGLIA è indispensabile che i 4 Rettori pugliesi si riuniscano con urgenza, dando seguito alla richiesta che la parte sindacale aveva avanzato ormai un mese fa al CURC (l’organismo regionale delle università,) per individuare le giuste risposte da fornire a questi lavoratori.
A riferirlo in una nota Claudio Menga, Segr. gen. FLC CGIL Puglia.