ROMA - “La politica si è progressivamente ammutolita abbracciando la scientificità delle tecnicalità del Patto di stabilità così come si abbraccia una fede religiosa. Siamo di fronte all’impotenza della politica e al trionfo della tecnica i cui effetti, oltre a registrare appunto l’impotenza della politica, registrano la demenzialità del fatto che non si possono fare politiche anticicliche”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo al convegno “Patto di stabilità e politiche di coesione, vincoli ed opportunità per lo sviluppo” che si è svolto questa mattina a Bari.
“Credo che abbiamo la necessità e l’urgenza – ha aggiunto Vendola – di avviare una fase di rilancio dell’economia nazionale attraverso la messa in cantiere di politiche che consentano investimenti, che facciano partire i cantieri e che diano una risposta alla disperata domanda di lavoro che c’è oggi in Italia”.
Per Vendola “le politiche di austerità e segnatamente il Patto di stabilità hanno congelato il bisogno di lavoro, hanno frenato la dinamica di sviluppo, hanno rappresentato fattori di depressione dell’economia”.
“Oggi al netto della discussione delle politiche economiche in Europa e in Italia – ha detto il Presidente – si correggano per lo meno le regole del Patto e si consenta una nettizzazione, la più larga possibile, della spesa per investimento. Non è possibile trattenere risorse fresche invece che spenderle proprio per dare ristoro a questa gigantesca questione sociale che si chiama disoccupazione”.
“Renzi – ha concluso Vendola - allude alla necessità di mettere mano al Patto di stabilità. Bene, noi lo aspettiamo a questo varco. E lo dico con speranza perché per molte regioni, per molti enti locali e per molti comuni, il 2014 potrebbe essere un anno fatale, un anno di inciampo e di schianto. Per questo abbiamo la necessità di avere risposte, qui e ora, di attenuazione dei rigori sul patto”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo al convegno “Patto di stabilità e politiche di coesione, vincoli ed opportunità per lo sviluppo” che si è svolto questa mattina a Bari.
“Credo che abbiamo la necessità e l’urgenza – ha aggiunto Vendola – di avviare una fase di rilancio dell’economia nazionale attraverso la messa in cantiere di politiche che consentano investimenti, che facciano partire i cantieri e che diano una risposta alla disperata domanda di lavoro che c’è oggi in Italia”.
Per Vendola “le politiche di austerità e segnatamente il Patto di stabilità hanno congelato il bisogno di lavoro, hanno frenato la dinamica di sviluppo, hanno rappresentato fattori di depressione dell’economia”.
“Oggi al netto della discussione delle politiche economiche in Europa e in Italia – ha detto il Presidente – si correggano per lo meno le regole del Patto e si consenta una nettizzazione, la più larga possibile, della spesa per investimento. Non è possibile trattenere risorse fresche invece che spenderle proprio per dare ristoro a questa gigantesca questione sociale che si chiama disoccupazione”.
“Renzi – ha concluso Vendola - allude alla necessità di mettere mano al Patto di stabilità. Bene, noi lo aspettiamo a questo varco. E lo dico con speranza perché per molte regioni, per molti enti locali e per molti comuni, il 2014 potrebbe essere un anno fatale, un anno di inciampo e di schianto. Per questo abbiamo la necessità di avere risposte, qui e ora, di attenuazione dei rigori sul patto”.
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