BARI - La sciatteria di un assessorato alle politiche della salute e alle politiche sociali è venuta in evidenza anche ieri in Consiglio regionale nonostante tutto l’impegno delle opposizioni affinché si mettesse un’ulteriore “pezza” ai gravi ritardi nell’adeguamento ai requisiti delle strutture socio-assistenziali complice il dolce dormire dell’assessore Gentile e della dirigenza assessorile.
L’adeguamento ai requisiti previsto per legge al 6 febbraio 2011, poi prorogato dall’assessore Gentile al successivo 2012 per coloro che avessero avviato il cantiere, poi al 2013, poi al 2014 non ha prodotto effetti e l’unica cosa che lo stesso assessore con i dirigenti dell’assessorato sanno fare è lo stare al fianco e premiare chi non si è adeguato violando le leggi più volte fregando chi con ingenti investimenti e forti sacrifici quegli adeguamenti li ha operati osservando le leggi.
E lo fa, a termini scaduti il 6 febbraio 2014, con un Ddl del successivo 19 febbraio con l’intento di sensibilizzare e responsabilizzare il Consiglio sull’urgenza affinché nella fretta si voti senza piena cognizione di causa dello stato dell’arte ovvero senza relazionare al Consiglio per ciascuna struttura ritardataria in quali condizioni è fermo il cantiere che avrebbe dovuto essere già avviato dal 2012 e che a distanza di due anni non è ancora portato a termine e sopratutto se in un ulteriore anno di proroga l’adeguamento alla fine può essere effettivamente realizzato.
E’ evidente che all’assessore Gentile e all’assessorato sta più a cuore chi viola la legge, vive di opportunismo, ospita persone fragili (anziani, minori a rischio, donne abusate e maltrattate, malati di mente ecc..) in strutture prive dei requisiti strutturali, organizzativi, funzionali, di sicurezza statica, antincendio, elettrica, di igiene e sicurezza del lavoro a discapito di coloro che hanno osservato la legge facendo ricorso all’indebitamento e all’investimento ed ospita le persone fragili in strutture adeguate e controllate.
Viene da chiedersi : in questo anno di proroga dal 2013 al 6 febbraio 2014 chi ha controllato l’avanzamento dei cantieri, in quali condizioni sono ospitate le persone fragili, quale retta viene imposta all’utenza nelle strutture non adeguate?
Di sicuro nessuno a livello dell’assessorato tant’è che se ne ricorda non per tempo e quindi prima del 6 febbraio 2014 ma a termine scaduto ovvero il 19 febbraio per arrivare a proporre una norma che arriva in Consiglio il 25 marzo e che per mancanza dei consiglieri di maggioranza sarà votata nel prossimo consiglio previsto in aprile. Ma ad aprile, a termine scaduto il 6 febbraio, si potrà parlare in termini puramente giuridici di proroga o saremo nel campo della sanatoria o del condono? Parole scomode per la sinistra ma così è!
Ma se la si sente, l’assessore Gentile parla di legalità, di equità, di imparzialità, di rigore. Chiacchiere!
Per fortuna che i primi a sfilacciarsi sono stati ieri in Consiglio i colleghi di maggioranza che al momento del voto hanno svuotato l’aula impedendo di fatto il prosieguo dei lavori.
Desta sconcerto e per certi versi ilarità il comportamento dell’assessore e del presidente Introna che invitavano noi che eravamo tra i banchi a stare in aula e non chiamavano i loro di maggioranza che alla chetichella avevano lasciato l’aula.
Evidentemente l’assessore Gentile non ha ancora preso coscienza che ha un’opposizione leale decretata dalle urne e un’opposizione silenziosa, strisciante, responsabile nella sua maggioranza fatta di consiglieri non più disposti ad alzare la mano su sciatteria e manchevolezza, assenza di programmazione e di controlli, chiacchiere non seguite da fatti. A riferirlo in una nota il capogruppo di FI, Ignazio Zullo.
L’adeguamento ai requisiti previsto per legge al 6 febbraio 2011, poi prorogato dall’assessore Gentile al successivo 2012 per coloro che avessero avviato il cantiere, poi al 2013, poi al 2014 non ha prodotto effetti e l’unica cosa che lo stesso assessore con i dirigenti dell’assessorato sanno fare è lo stare al fianco e premiare chi non si è adeguato violando le leggi più volte fregando chi con ingenti investimenti e forti sacrifici quegli adeguamenti li ha operati osservando le leggi.
E lo fa, a termini scaduti il 6 febbraio 2014, con un Ddl del successivo 19 febbraio con l’intento di sensibilizzare e responsabilizzare il Consiglio sull’urgenza affinché nella fretta si voti senza piena cognizione di causa dello stato dell’arte ovvero senza relazionare al Consiglio per ciascuna struttura ritardataria in quali condizioni è fermo il cantiere che avrebbe dovuto essere già avviato dal 2012 e che a distanza di due anni non è ancora portato a termine e sopratutto se in un ulteriore anno di proroga l’adeguamento alla fine può essere effettivamente realizzato.
E’ evidente che all’assessore Gentile e all’assessorato sta più a cuore chi viola la legge, vive di opportunismo, ospita persone fragili (anziani, minori a rischio, donne abusate e maltrattate, malati di mente ecc..) in strutture prive dei requisiti strutturali, organizzativi, funzionali, di sicurezza statica, antincendio, elettrica, di igiene e sicurezza del lavoro a discapito di coloro che hanno osservato la legge facendo ricorso all’indebitamento e all’investimento ed ospita le persone fragili in strutture adeguate e controllate.
Viene da chiedersi : in questo anno di proroga dal 2013 al 6 febbraio 2014 chi ha controllato l’avanzamento dei cantieri, in quali condizioni sono ospitate le persone fragili, quale retta viene imposta all’utenza nelle strutture non adeguate?
Di sicuro nessuno a livello dell’assessorato tant’è che se ne ricorda non per tempo e quindi prima del 6 febbraio 2014 ma a termine scaduto ovvero il 19 febbraio per arrivare a proporre una norma che arriva in Consiglio il 25 marzo e che per mancanza dei consiglieri di maggioranza sarà votata nel prossimo consiglio previsto in aprile. Ma ad aprile, a termine scaduto il 6 febbraio, si potrà parlare in termini puramente giuridici di proroga o saremo nel campo della sanatoria o del condono? Parole scomode per la sinistra ma così è!
Ma se la si sente, l’assessore Gentile parla di legalità, di equità, di imparzialità, di rigore. Chiacchiere!
Per fortuna che i primi a sfilacciarsi sono stati ieri in Consiglio i colleghi di maggioranza che al momento del voto hanno svuotato l’aula impedendo di fatto il prosieguo dei lavori.
Desta sconcerto e per certi versi ilarità il comportamento dell’assessore e del presidente Introna che invitavano noi che eravamo tra i banchi a stare in aula e non chiamavano i loro di maggioranza che alla chetichella avevano lasciato l’aula.
Evidentemente l’assessore Gentile non ha ancora preso coscienza che ha un’opposizione leale decretata dalle urne e un’opposizione silenziosa, strisciante, responsabile nella sua maggioranza fatta di consiglieri non più disposti ad alzare la mano su sciatteria e manchevolezza, assenza di programmazione e di controlli, chiacchiere non seguite da fatti. A riferirlo in una nota il capogruppo di FI, Ignazio Zullo.
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