SAN SEVERO - Partita da Roma il 7 aprile, la Carovana Internazionale Antimafie farà tappa a San Severo il 30 aprile. Promossa a livello nazionale da Arci, Libera, Avviso pubblico, Cgil, Cisl e Uil, la Carovana è giunta alla sua XX edizione e sta attraversando l’Italia per promuovere una cultura dei diritti, della legalità e della giustizia sociale. Il tema di quest’anno, molto sentito nella nostra terra, è la lotta alla tratta di esseri umani, la schiavitù del terzo millennio.
A partire dalle 17, presso il centro “Casa Sankara” (km. 857 e 300 mt. SS 16 da San Severo a Foggia), si svolgerà una tavola rotonda a cui parteciperanno i referenti di Libera Foggia, Flai Cgil Foggia, ArtVillage-Presidio Libera di San Severo, Ghetto Out, Africa United, Il Vangelo della Vita e alcuni lavoratori migranti ed in cui si affronterà il tema della tratta, con un'attenzione particolare al problema del caporalato e dei "ghetti" presenti nella nostra provincia.
A conclusione sarà scoperta una pietra simbolica al centro del villaggio e sarà piantato un ulivo donato dal Corpo Forestale dello Stato, come simbolo di un cambiamento reale che conduca a progetti di integrazione vera e alla costruzione di luoghi in cui accogliere, far vivere e lavorare dignitosamente i migranti.
Chiediamo a tutti coloro che vogliano condividere tale progetto di accompagnarci in questa iniziativa, nella consapevolezza che il contrasto alle nuove forme di schiavitù e la battaglia per la dignità e per i diritti richiedono l’impegno di tutti noi.
A partire dalle 17, presso il centro “Casa Sankara” (km. 857 e 300 mt. SS 16 da San Severo a Foggia), si svolgerà una tavola rotonda a cui parteciperanno i referenti di Libera Foggia, Flai Cgil Foggia, ArtVillage-Presidio Libera di San Severo, Ghetto Out, Africa United, Il Vangelo della Vita e alcuni lavoratori migranti ed in cui si affronterà il tema della tratta, con un'attenzione particolare al problema del caporalato e dei "ghetti" presenti nella nostra provincia.
A conclusione sarà scoperta una pietra simbolica al centro del villaggio e sarà piantato un ulivo donato dal Corpo Forestale dello Stato, come simbolo di un cambiamento reale che conduca a progetti di integrazione vera e alla costruzione di luoghi in cui accogliere, far vivere e lavorare dignitosamente i migranti.
Chiediamo a tutti coloro che vogliano condividere tale progetto di accompagnarci in questa iniziativa, nella consapevolezza che il contrasto alle nuove forme di schiavitù e la battaglia per la dignità e per i diritti richiedono l’impegno di tutti noi.