BARI - A Bari si sta consumando sotto i nostri occhi l’ennesimo scempio sul territorio, questa volta sul lungomare De Tullio. Benché la nostra città sia disseminata di edifici pubblici abbandonati all’incuria e al degrado (istituto Nautico, Manifattura Tabacchi, Ex Centrale del Latte, Caserma Rossani, ecc.), l’Amministrazione dello Stato pensa bene di realizzare un edificio a quattro piani nel cuore di Bari vecchia in violazione del Piano particolareggiato. Il tutto crea un ulteriore e inaccettabile consumo di suolo e sperpero di danaro pubblico.
Questa vicenda conferma la totale distanza tra amministratori e cittadini, i primi occupati nei loro giochi di potere e i secondi costretti a subire decisioni assurde e nocive. La rigenerazione dell’azione politica non può che passare attraverso il protagonismo degli elettori, visto che l’amministrazione comunale in carica, dopo aver consentito, nell’ultimo decennio, cementificazione selvaggia di ettari di suolo destinati a servizi e a verde, sembra non battere ciglio anche quando la violenza urbanistica promana dallo Stato.
A riferirlo in una nota l'ufficio stampa del candidato sindaco di Bari Luigi Paccione.
Questa vicenda conferma la totale distanza tra amministratori e cittadini, i primi occupati nei loro giochi di potere e i secondi costretti a subire decisioni assurde e nocive. La rigenerazione dell’azione politica non può che passare attraverso il protagonismo degli elettori, visto che l’amministrazione comunale in carica, dopo aver consentito, nell’ultimo decennio, cementificazione selvaggia di ettari di suolo destinati a servizi e a verde, sembra non battere ciglio anche quando la violenza urbanistica promana dallo Stato.
A riferirlo in una nota l'ufficio stampa del candidato sindaco di Bari Luigi Paccione.